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A Capodanno… Poveri cani!

Da Ant0n3l

A Capodanno… Poveri cani!

Questo post lo dedico al mio cane, a Molly. Quando, ormai dieci anni fa, in pausa pranzo, l’ho vista nella vetrina di un negozio vicino all’ufficio in cui lavoravo, che mi fissava triste e speranzosa col musino fra due zampine striminzite mentre altri due cagnolini bianchi giocavano tra loro, ho impiegato un nanosecondo a decidere che sarebbe diventata il mio cane.

Sono entrata nel negozio e ho detto: “Vorrei quel cane nero in vetrina”. Non sapevo neppure che razza fosse ma la commessa mi ha istruito ben bene regalandomi un libro (che conservo ancora) dal titolo “Scottish Terrier”.
Era una giornata uggiosa e freddissima di febbraio, lei pesava due chili e mezzo e tremava, non so se dal freddo o dalla paura. Ho aperto il mio giubbotto di pelle marrone stile Fonzie, l’ho presa in braccio e l’ho infilata lì per ripararla. E ce ne siamo andate via, insieme.
Così ho scelto il mio cane, ma forse è stata lei a scegliere me, non so.
Vivevo da tre settimane con quello che dopo un paio di anni sarebbe diventato il maritino e ricordo ancora perfettamente la sua espressione appena entrato in casa, la sera. Da lontano pensava fosse un gatto… quando ha capito che si trattava di un cane non poteva crederci. Ha fatto una faccia! Non so se per gioia o perché aveva capito in anticipo che da lì e per gli anni a venire, tutte le sere prima di andare a dormire, avrebbe fatto una passeggiatina ai giardinetti. Ma non credo perché gliel’ho detto subito: “Tu non ti devi preoccupare, a lei ci penso io. Anche a portarla fuori”, che poi in realtà non sia stato così è un altro discorso su cui, in fondo, preferisco sorvolare.
Fatto sta che Molly è dolcissima però ha un caratterino mica da ridere, credetemi. Non è un cane affatto semplice. Del resto si dice che i cani somiglino ai padroni o che i padroni somiglino ai propri cani… Di carattere e basta spero, calcolando che quando la facciamo tosare sembra una pantegana. Beh, lasciamo perdere.
Sono appena stata dal veterinario perché è quasi Capodanno. Cosa c’entra? C’entra eccome!
I cani hanno un udito molto sviluppato e percepiscono i rumori credo quattro volte di più rispetto agli uomini. Capite bene che per loro i botti di Capodanno non sono piacevoli. A dire il vero danno fastidio anche a me. Ho sentito dire che alcuni cani – soprattutto se anziani - possono addirittura schiattare dalla paura così io, a Capodanno,la drogo. Un paio di calmanti giusto per farla stare un po’ più tranquilla, poverina. 
Quest’anno la portiamo in campagna,in un posto tranquillo dove non credo spareranno molti botti ma preferisco prevenire… Vorrà dire che la convivenza con i due gatti che festeggeranno con noi l’arrivo del nuovo anno, sarà piuttosto pacifica.

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