A Casa Buitoni c’è posto per tutti

“Dove c’è Barilla c’è casa”. 
Dopo le dichiarazioni di Guido Barilla e dopo avere letto vari articoli in merito, ho riflettuto un po’ e qualcosina da dire, l’avrei pure io.
A prescindere dal fatto che ogni azienda sia libera di scegliere il tipo di comunicazione che ritiene più opportuna, di rivolgersi a un target preciso (in questo caso la famiglia “tradizionale”), che ognuno sia libero di pensarla come vuole, credo che il “rispetto” reciproco, sia fondamentale. 
Caro Guido,
Mi permetto di darti del “tu” giusto per rompere il ghiaccio.
Sono una semplice mamma, faccio la blogger e non sono una “sballata” (non tanto, insomma), la mia famiglia è tradizionale, di quelle che piacciono a te: mamma donna, papà uomo e figlio maschio. 
Noi, siamo il target di riferimento della tua azienda. 
Ho sempre comprato la tua pasta e, anche dopo le minchiate che hai detto continuerò a farlo. Magari un po’ meno perché, sinceramente, non noto alcuna differenza tra i tuoi prodotti e quelli delle Private Labels del supermercato che frequento. E certo, mi dirai, faccio io anche quelli. Lo so.
Continuerò a comprare la tua pasta e mi auspico facciano lo stesso anche le altre mamme, per il semplice fatto che tra i tuoi dipendenti ci sono uomini, anche padri di famiglia, donne, anche mamme e nonne, gay e lesbiche. Che la pagnotta a casa bisogna portarla. 
È a loro che devi chiedere scusa.
Se tutte noi, mamme italiane, smettessimo di comprare la tua pasta, se tutte noi mamme blogger (sì, anche quelle che paghi per scrivere dei Piccolini), consigliassimo a tutti di non comprare più prodotti Barilla, avresti (e te lo assicuro) un calo della produzione notevole, meno profitti e guadagni… E ci andrebbero di mezzo le tante persone serie che lavorano per te. Non sarebbe giusto.
Vedi, io non sopporto gli estremismi. Un paio di anni fa alcune blogger e la “rete”, hanno semplicemente distrutto l’azienda per la quale lavorava un mio conoscente che è rimasto “a piedi” (l’azienda ha chiuso) perché erano andate in fissa con la storia che le caraffe filtranti dell’acqua fossero nocive (una cazzata, secondo me).
Questo per dire che certe affermazioni, un dirigente d’azienda non può permettersele, per il bene stesso dell’azienda e delle persone che ci lavorano.
“Dove c’è Barilla c’è casa”: in due secondi hai sputtanato un claim che piaceva a tutti. Vedi, io come mamma, sto cercando di insegnare a mio figlio valori che non coincidono con i tuoi. Gli sto insegnando che le differenze (di vita e di pensiero) e la diversità sono una grande ricchezza per l’intera umanità. Che bisogna avere rispetto per le idee di tutti, anche quando non si condividono. Perché tutti siamo “persone”. Non per questo smetterò di fargli mangiare i Piccolini (quelli verdi, alle zucchine, sono i suoi preferiti).
Mio figlio ha quasi otto anni e sa già che quello che conta, nella vita, è la “libertà”, anche quella di amare chi si vuole e di creare la famiglia e la “casa” che si vuole. E certe considerazioni, le farà a tempo debito, quando avrà la maturità e il senso critico adeguati per decidere, da solo, quale strada seguire.
Capisci bene, caro Guido, che quando su Facebook il tuo concorrente (furbo il tuo concorrente… giustamente approfitta del tuo passo falso) pubblica questo claim, a me, come mamma, ma soprattutto come moglie e - non meno importante - come donna che anche sbaglia e fa errori, viene spontaneo, leggendo “A Casa Buitoni c’è posto per tutti”, pensare: e menomale!
Ora vado al supermercato che sono anche una casalinga disorganizzata e ho il frigo vuoto. Se c’è la promozione compro anche tre pacchi di pasta Barilla, oltre alla pasta sfoglia Buitoni perché stasera vorrei fare una torta di verdure che sto dandomi all’alimentazione sana, ma questo è un altro discorso…
Spero che tu non ti sia offeso, ho semplicemente espresso una mia opinione (magari anche insensata), consapevole del fatto che qui, vedo, di cazzate ne spariamo tante, tutti.