Da un nostro giovanissimo e apprezzatissimo collega, è arrivata questa recensione dell’amato Shalom Auslander, che abbiamo voluto pubblicare proprio per dare una voce in più al coro di appassionati (noi tra tutti) di questo fantastico scrittore.
Vi lasciamo alle righe di Matteo Trevisani, di cui trovate notizie a fine articolo.
Buona scelta
IBD
Se qualcuno aveva ancora dei dubbi sulla genialità di Lamento del prepuzio, A dio spiacendo, il nuovo libro di Shalom Auslander fuga ogni dubbio. Questo è talento, talento vero.
Precisazioni:
Auslander è, essenzialmente, uno scrittore religioso. Non può fare a meno di parlare d'altro, dalla sua produzione si intuisce alla perfezione che se c'è qualcosa che possa dare voce, una voce vera e forte, all'immaginario collettivo americano (e non solo delle minoranze), questo qualcosa deve passare per forza di cose attraverso il rapporto con il divino. Attenzione, il rapporto americano col divino non è mai un rapporto mistico, estatico, ma è un rapporto che sempre passa attraverso uno scontro di forse fisiche, materiali, che passa attraverso le fatiche quotidiane e i dubbi del corpo.
Auslander è, essenzialmente, uno scrittore fisico, un misto di umorismo che con troppa faciloneria si potrebbe accostare al classico alleniano, ma che ribadisce in ogni punto, con forza l'orginalità del suo pensiero, e non lo fa solo attraverso metafore illuminanti, quasi zen in certi punti, ma che attraverso l'utilizzo dell'umorismo (come stile letterario ben codificato e soggetto a precise leggi narrative) fa ragionare e riflettere sulle ingerenze quotidiane della religione sulla vita di tutti.
A dio spiacendo è una raccolta di racconti molto divertenti e molto diversi fra loro ma che hanno un punto in comune ben preciso: lo scontro di intenzioni, di volontà, tra un Dio (identificato e ben presente, poco ha a che fare il lontano Dio geloso dell'antico testamento) e i vizi, le voluttà, le debolezze e le virtù che rendono umano l'uomo. Auslander, mentre scrive apre come un chirurgo il ventre della società per metterne in risalto, con leggiadria e schiettezza, gli aspetti più grotteschi e più ridicoli.
A dio spiacendo si legge in un pomeriggio, con una facilità impressionante, data la profondità di certi ragionamenti. E forse il genio di Auslander è proprio questo: far affiorare la semplicità dal vasto e complesso mare del personale rapporto con l'ultraterreno. Rendere comprensibile l'ignoto, farlo diventare un enorme muro del pianto e fartici sbattere la testa con forza.
Non smetterete di ridere, nemmeno quando certe pagine vi faranno un male cane.
In poche parole: leggetelo per farvi quattro chiacchiere da soli con Dio.
“Dovete essere in forma, per l'olocausto”
A Dio Spiacendo
Autore: Shalom Auslander
Guanda – pp.gg. 159- euro 15- 2010
Matteo Trevisani nasce a San Benedetto del Tronto il 01-12-1986.
Collabora come critico nella redazione dell'annuario critico di poesia a cura di Paolo Febbraro e Giorgo Manacorda.
Recentemente sono usciti due suoi racconti sul numero 50 della rivista Nuovi Argomenti (Mondadori) e sul numero 50 di Prospektiva (Prospettiva Editrice). Altri racconti sono in corso di pubblicazione su diverse riviste italiane.