Magazine Maternità
A lei piace fare il gioco degli animali dell'Africa, in auto.
Abbiamo cominciato a farlo affinché non si addormentasse durante il tragitto.
Un animale a testa.
Adesso lei ne dice venti di fila, compreso il uakari "che alla nonna non piace", e io la sto ad ascoltare.
A lei piace dire parole con le "r" e con le "l".
La r le esce spesso moscia, e fa sorridere l'impegno che ci mette.
Per le l, dà il meglio di sé quando pronuncia la frase "nella lava bollente".
Sembra che le l siano quindici anziché cinque.
A lei piace stare "tutta accorpacciata".
E' un suo neologismo, una crasi di "accartocciata sul corpo", ovvero come si mette addosso a me o al MioAmore nei momenti di relax, tutta accorpacciata, col suo respiro leggero dal fiato profumato.
A lei piace giocare con la valigetta del dottore, io visito lei, poi lei visita me ("hai un bel cuore, batte proprio bene"), poi pure papà, e anche Attila se malauguratamente si trova nei paraggi.
A lei piace che gli altri bimbi le diano attenzione, in particolare le due bimbe grandi che l'hanno presa in simpatia e la accolgono con amore ogni mattina.
L'altro giorno ho visto un piccolo scorcio del suo stare-con-gli-altri: mentre le mettevo il grembiulino, I. le ha chiesto di cantare la canzone che sa cantare tanto bene, e la piccola Purulla juke-box ha intonato Twinkle twinkle little star, con le bimbette e anche un bimbo Pedro Pony che la guardavano incantati.
Poi c'è R. che quasi ogni giorno la mena o la morde, lei racconta tutto quello che le succede e questo mi conforta.
A lei piace impartire severissimi ordini ad Attila.
E lui non solo la sta a sentire, ma le ubbidisce pure.
A noi piace stare con lei, che è divertente e allegra, a volte bisbetica e insopportabile, ma è sempre più bello conoscere la "piccola estranea che per qualche anno abiterà con noi".