Nella degustazione di vini valtellinesi all'interno dell'enoteca Gredig, siamo partiti con un Sauvignon Blanc Cicero, un vino aromatico e fruttato, da abbinare a crostacei e insalate ideale anche per un aperitivo. Il secondo vino degustato è stato un Bianco Rovere Bianco di Uve Merlot Ticino un vino con un intenso odore affumicato che ben si abbina alle carni bianche e che deve il suo caratteristico aroma alle barrique nelle quali invecchia che sono costruite con legno affumicato . Giunti al terzo vino abbiamo centellinato un Pinot Nero 2010 Malanser con sentori di frutti rossi e con il quale abbiamo assaporato anche un finger food di anatra e funghi porcini. Il nostro piacevole intermezzo è giunto al termine con un Cornalin 2009 Nicolas Zufferey Wine asciutto e tannico ottimo con carni rosse e formaggi.
E sempre le candele con le loro luci calde, hanno delimitato il percorso per raggiungere il ristorante Kronenstübli sulla cui cucina brilla una stella firmata Michelin.
Location calda ed accogliente grazie ai toni del legno, di cui le pareti della sala sono ricoperte, ed alla rilassante illuminazione soft. Impeccabile mise en place con raffinate tovaglie dai colori tenui e posate e cristalli di pregio. Coreografico il coordinamento dei camerieri che servono contemporaneamente le pietanze ai commensali che sono disposti intorno all'elegante tavolo ovale. E i guanti bianchi? In questo caso non è stato solo un modo di dire...D'altronde le posate d'argento con delle ipotetiche impronte digitali impresse sulla superficie sarebbero potute diventare terribilmente antiestetiche...
E dopo il benvenuto dello Chef(Bernd Schützelhofer),
il White Mary gelato con Vodka Beluga, chutney di pomodori verdi, tonno e cetrioli,
il capretto estivo con speck, gallinacci, erbette, balsamico di mela e gnocchetti di pasta brioche,
l'agnellino da latte dei Pirenei pré-salé con limone, polenta Tandoori e terrina di verdure alla griglia con carciofi
è stata la volta degli effetti speciali in sala grazie alla cucina molecolare(la scienza e la sperimentazione al servizio della gastronomia).
Il gelato di burro allo Champagne è stato preparato di fronte a noi con l'ausilio dell'azoto liquido, senza l'utilizzo di mantecatore e in tempi brevissimi.
E il dessert era una Mousse di cioccolaro Couer de Guanaja con melone, zenzero e quenelle di gelato di burro allo Champagne(of course :-)).
Una cena emozionante alla scoperta dei sapori Gourmet dell'Engadina, il cui opportuno epilogo non poteva che concretizzarsi in un italianissimo espresso e in dei bocconcini prelibati, noti anche come piccola pasticceria! Macarons, meringhe, biscotti di frolla, frutta ricoperta di cioccolato e lecca lecca home made, per solleticare i nostri palati sino all'ultimo morso...