La Marghera del futuro, secondo il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, sarà rigorosamente green. Pierre Cardin, il nuovo Lorenzo il Magnifico del Veneto.
La Marghera del futuro diventerà così un eco-distretto dove energie rinnovabili, eco-edilizia, risparmio energetico e recupero dei materiali di scarto saranno il nuovo motore economico per attirare investimenti e per ridare prospettive di lavoro alla zona di Venezia dove, i dati occupazionali, sono i peggiori di tutto il Nordest (-4,8% dei lavoratori e -6,9% giovani under 25 tra il 2009 e il 2010).
Un progetto che per molti, tra cui i sindacati, non si inserisce però in una strategia di politica industriale a livello paese dal momento in cui Porto Marghera è anche considerato il centro nevralgico della crisi di tutto il Veneto dove la quota di disoccupazione giovanile ha superato il 20%.
E mentre la visione industriale giace ancora sui tavoli dei Ministeri romani (così come lo stanziamento dei fondi per la riqualificazione delle aree già individuate dagli accordi di programma) ecco che si fa avanti lo stilista Pierre Cardin, il nuovo Lorenzo il Magnifico del Veneto (così definito dal Governatore Zaia, durante la presentazione del progetto). A lui, i veneziani - e gli italiani tutti, secondo il Ministro Clini – dovranno la realizzazione della Palais Lumiere, lo “show room del fare” che nel 2015 Pierre Cardin realizzerà alle porte di Venezia. Un palazzo dove un appartamento da 100 metri quadrati costerà due milioni di euro e che, secondo Clini, “non è troppo caro”. «Sono i prezzi da Canal Grande – ha osservato il Ministro- questo palazzo avrà il valore simbolico della bellezza»
Speriamo quindi che per immortalare la bellezza e dare il via al “nuovo Rinascimento del Veneto” non si buttino in laguna troppe “pannocchie e pomodori” che, per quanto brutte, hanno pur sempre un legame con il territorio e costano poco.