È stata inaugurata lo scorso 24 giugno a Napoli, negli ambulacri di Castel Sant’Elmo, dove rimarrà fino al 27 luglio, la mostra “1924-2014. La Rai racconta l’Italia”.
L’esposizione, che ha lo scopo di celebrare i sessanta anni della televisione, sorta nel gennaio del 1954, e i novanta della radio, è nata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, e con il sostegno di Eni e di Intesa Sanpaolo.
Si avvale della partecipazione e collaborazione di Piero Angela, Andrea Camilleri, Bruno Pizzul, Emilio Ravel, Marcello Sorgi, Bruno Vespa e Sergio Zavoli e, tra i curatori, di Costanza Esclapon, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne della Rai, Alessandro Nicosia, Presidente di Comunicare Organizzando, e di Barbara Scaramucci, Direttore di Rai Teche.
Caratteristica della mostra è che ad ogni sua tappa –ha già riscosso successo alla Triennale di Milano e al Vittoriano di Roma- si aggiunge uno spazio dedicato alle tradizioni del territorio e alle grandi produzioni realizzate nella locale sede Rai. Nella città partenopea, ad esempio, un’area racconterà la soap di successo di Rai3, “Un posto al sole”, e tutti i programmi in merito alla canzone napoletana.
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Attraverso documenti d’archivio, fotografie d’epoca, copioni originali (quello del film “L’albero degli zoccoli”, E. Olmi, 1978), le bozze dei costumi di “Giovanna, la Nonna del Corsaro Nero” e un set televisivo degli anni Settanta realizzato con strumenti e apparati originali (televisori, microfoni, telecamere), il pubblico potrà comprendere la storia della Rai e parallelamente quella dell’Italia, con tutti i cambiamenti socio-culturali e scientifici che l’hanno attraversata.
I visitatori, dunque, creeranno una relazione interattiva con il passato della radio e della televisione, i cui sessant’anni sono raggruppati in otto canali tematici, informazione, cultura, spettacolo, società, scienza, politica, economia e sport, ciascuno curato da un testimonial esperto del settore.
La storia della radio, invece, dà vita ad una mostra nella mostra curata da Marcello Sorgi.
A raccontare saranno le voci dei protagonisti e diversi materiali inediti, tra cui il libretto contenente le “Norme per la redazione di un testo radiofonico”, scritto da Carlo Emilio Gadda nel 1973.
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Il Centro di produzione Rai di Napoli nasce tra la fine degli anni cinquanta e l’inizio degli anni sessanta, periodo durante il quale è messa in onda la celebre trasmissione “Senza Rete”, condotta, tra i tanti, da Renato Rascel, Aldo Giuffrè, Alberto Lupo e Lino Banfi, e avente, come protagonisti nelle varie edizioni, cantanti quali Mina, Rino Gaetano, Giorgio Gaber, Gabriella Ferri, Charles Aznavour e altri. Dal 1996 è il luogo di registrazione dell’amatissima soap tutta partenopea in onda su Rai3, “Un posto al sole”, oltreché de “La Squadra” e “La nuova squadra”. Ristrutturato nel 2005, grazie ai finanziamenti della Regione Campania, il centro è ritornato agli splendori originari e, da allora, ospita trasmissioni di intrattenimento di discreto successo come “ Ti lascio una canzone” (2010) e “Made in Sud”.
Date: : 25 giugno – 27 luglio 2014
Orari: tutti i giorni 10.00 – 19.00; martedì chiuso
Dove: Napoli, Castel Sant’Elmo via Tito Angelini, 22
Prezzo biglietto: ingresso libero
Info: 081 2294401