“A new normal”: Una strana pubblicità della Danske Bank ci indica qual’è la normalità nel NWO

La Danske Bank è di proprietà del finanziere elitario, Peter Straarup che è un membro della Commissione Trilaterale (creata da David Rockefeller) e del gruppo Bilderberg. Il nuovo spot pubblicitario per la sua banca, dal titolo “Una nuova normalità richiede nuovi standard” è piuttosto strano, per non dire assai preoccupante e sconvolgente. Mostra fondamentalmente un sacco di cose, considerate come la “nuova normalità” … Purtroppo la maggior parte di esse non è positiva…

Infatti, riflettono gran parte dell’agenda per un Nuovo Ordine Mondiale, che si tratti di uno stato di polizia, della repressione della libertà di parola, del transumanesimo o del lavaggio del cervello applicato ai bambini. Sì, vi è un sottile riferimento a tutte queste cose nello spot.

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Qui in seguito ho riportato alcune delle cose che lo spot considera la “nuova normalità”:

Un ragazzo lancia una pietra contro un gruppo di poliziotti in tenuta anti sommossa. Da quando tutto questo è normale? Quando accadono cose come questa vuol dire che la democrazia ha fallito miseramente. Quindi no, non è la normalità Danske Bank
Migliaia di lavoratori cinesi rinchiusi in una fabbrica di prodotti chimici high tech. Questi sono schiavi moderni. Non è normale, Danske Bank.
Un tipo disperato colpisce la polizia con un ombrello. Ma è normale??
Nel video compare anche un breve bacio lesbico. L’omosessualità come la nuova normalità? Secondo l’agenda gay illuminata, SI
Mettere a tacere la gente con i soldi? E’ questa la nuova normalità? Riflettendo seriamente, questa banca sta facendo pubblicità alla folla di Occupy Wall Street? Le masse che protestavano per… le grandi banche? C’è qualcosa di profondamente oscuro in questa pubblicità
Bambini lobotomizzati da videogiochi che promuovo uno stato di polizia?
Una bambina ipnotizzata da un tablet
Robot che giocano a calcio. La “nuova normalità” significa per caso deumanizzare tutto quanto?
Un sorriso raccapricciante e privo di emozioni quasi a voler dire “Aiutatemi, sono una miserabile”