di Grazia Nonis. E’ scandaloso e vergognoso che Raffaele Bonanni, fresco ex segretario della Cisl e combattente di piazza per i diritti di noi lavoratori, si sia fatto pompare lo stipendio e oggi goda di una pensione da fantascienza.
Cifre che noi non vedremmo nemmeno lavorando quattro vite. Il Raffaele ha iniziato la gavetta come manovale in un cantiere e dopo pochi mesi poi s’è iscritto alla Cisl. E lì, nel paese dei Balocchi, ha iniziato il percorso dell’Eden sindacalista, limbo che fa
dupli-tripli-quadruplicare i salari. Nel 2003 guadagnava più di 75 mila Euro che nel 2005 sono diventati 79 mila. Nel 2006 viene eletto segretario della Cisl e da regolamento avrebbe dovuto ricevere un aumento del 30%, quindi circa 100 mila. E invece no, il Raffa ne becca ben 118 mila (?). E non si ferma, il suo stipendio sembra seguire la regola del lievito di Mastro Fornaio…
cresce e cresce fino ad assestarsi nel 2011 a quota 336 mila. Magia o bacchetta magica avvolta nella bandiera rossa, non è dato di sapere. Il difensore di noi lavoratori, tomo tomo cacchio cacchio, si è creato
una nuova mega Bonanni-contingenza, autonoma e indipendente. Può raccontarci che ha ricevuto bonus, vitalizi, premi di produzione (?) oppure è stato miracolato dal santo patrono dei sindacalisti. Ma noi non siamo dei pirla e non gli crediamo. E per non farsi mancare proprio nulla, il povero Bonanni ha colto anche l’occasione (che
a noi non potrà mai accadere)
di acquistare la casa dove viveva in affitto e di proprietà dell’Inps, al modico prezzo di 200 mila euro e cioè scontata dell’80 per cento sul valore di mercato. Mica una casetta del lella: otto locali sul lungotevere a
Roma. Questo signore può giustificarsi in tutte le maniere: lo stipendio boh, mah, non c’ero e se c’ero dormivo, oppure seguire la moda e dire che l’han fatto a sua insaputa e che la casa è bella fuori e cesso di dentro e per questo gli han fatto lo sconto… A noi non interessa. Non lo giustifichiamo, non possiamo.
Ma ci rendiamo conto da chi siamo rappresentati? I vari “Bonanni” si “battono” per farci ottenere qualche euro d’aumento e ne intascano migliaia senza esse controllati. E nel corso degli ultimi anni sono stati capaci solo di fare cause dementi per reintegrare i nostri colleghi ladri e lazzaroni senza battersi, invece, per il salario minimo e contro le scandalose paghe orarie a due euro l’ora, grazie anche alle “loro” finte e scandalose cooperative di lavoratori. Poi è arrivato Monti, e con lui la piagnona
Fornero che ci ha trombato le pensioni. I sindacati zitti, muti. Ci hanno fatto credere che non si poteva fare altrimenti e dovevamo sacrificarci per non cadere nel baratro come la Grecia.
A noi i sacrifici e a loro i mega stipendi e le pensioni d’oro.E’ il sistema. Lo stessa sistema dei politici che i sindacati fan finta di combattere ma imitano in tutto e per tutto. Il sindacalista duro e puro non esiste più. Persino quelli interni alle aziende o alle P.A. fanno marchette per godere dei privilegi più banali. Uno s’autorizza da solo il permesso sindacale in giornate festive mentre i colleghi sono costretti a lavorare, l’altro li usa per farsi gli affari suoi e l’altro ancora pranza col padrone e torna dai colleghi a testa bassa, fingendosi sconsolato per l’insuccesso.
Ci ha venduti ma ha la pancia piena. BASTA DISUGUAGLIANZE! BASTA INGIUSTIZIE E PRIVILEGI!
BASTA LAVORATORI DI SERIE "A" E LAVORATORI DI SERIE "B"!
BASTA STIPENDI D'ORO!
A PARITA' DI REQUISITI, PARITA' DI RETRIBUZIONE IN TUTTA LA P.A.!NON E' PIU' ACCETTABILE CHE UN DIPENDENTE DEL QUIRINALE, DELLA CAMERA O DEL SENATO GUADAGNI SEI VOLTE DI PIU' DI UN IMPIEGATO DEL CATASTO CON PARI REQUISITI.E' INACCETTABILE PER GLI STESSI DIPENDENTI PUBBLICI. E' INACCETTABILE PER I CITTADINI CHE LI PAGANO A FRONTE DI TASSE SEMPRE IN AUMENTO.RIDUCIAMO GLI SPRECHI.MIGLIORIAMO L'EFFICIENZA E L'EFFICACIA DELLA PUBBLICA AMM.NE.FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONEPER UN'ITALIA PIU' GIUSTA, EQUA E SOLIDALE. PER UNO STATO AL SERVIZIO DEI CITTADINI.