Siamo in un’Italia dove le famiglie di malati si sentono in dovere di difendere personaggi come Vannoni (professore di filosofia) nella speranza di una cura che giorno dopo giorno si sta rivelando un’ennesima bufala utile a far fare soldi a chi l’ha progettata.
Una nazione dove giusto ieri Renzi ha dichiarato che il ministro dell’economia deve essere un politico, come se fosse normale che il medico che vi deve operare risponda a logiche di appartenenza piuttosto che di competenza.
Una nazione dove il presidente del consiglio, in luogo di rispettare le promesse fatte al tempo della sua investitura, gestisce una serie di ridicoli personaggi che al posto di rendersi conto della situazione decidono di deliberare un “milleproroghe” dove fra rivoli e fiumicelli tutti i boiardi di stato ricevono ricompense economiche degne del periodo della caduta di Roma.
Un presidente del consiglio che non ha ancora chiesto scusa per la sequenza imbarazzante delle retromarce con grattata relative ai soldi da restituire (???) da parte degli insegnanti, della retroattività di norme finanziarie assurde, di tasse locali su cui abbiamo avuto decine di ripensamenti senza alcuna logica, di libertà di imposizione fiscale ai comuni che comportano chiusure multiple di aziende ed attività commerciali.
Un esempio ? Le cartelle TARSU che arrivano oggi alle aziende sono basate non sulla produzione di rifiuti (più generi, più paghi, come sarebbe ovviamente logico - atteso il fatto che in questa maniera le aziende sarebbero incentivate alla differenziazione ed all’ottimizzazione dei loro cicli produttivi) - ma sulla superfici, con un valore folle di circa 7 euro a metro quadro.
Significa che, per esempio, se avete una falegnameria localizzata in un piazzale di 4000 metri quadri che ricicla al 100% i rifiuti (evidentemente) oggi siete obbligati a pagare una TARSU pari a circa 28.000 euro l’anno: in altri termini, pagate circa 1500 euro mensili di affitto della struttura produttiva, ricevete circa 200 euro mensili dalla vendita delle polveri di legno, generate circa 5 chili al giorno di spazzatura complessiva e pagate 2.333 euro al mese per la gestione del rifiuto solido urbano.
In altri termini, la raccolta della vostra spazzatura minuta vi costa la sciocchezza di 21 euro al chilo: un aiuto facile facile a chi vuole fare impresa, non bastassero i costi iperbolici del lavoro, dell’energia e della burocrazia in Italia: invece di impegnarsi a risolvere queste macroscopiche boiate i politicanti da strapazzo continuano a fissarsi sull’evasione fiscale, che varrebbe 300 miliardi di l'anno (salvo verificare che il carico fiscale sulle aziende vale il 70% delle marginalità generate).
Guardiamo il risultato di certe liberalizzazioni e privatizzazioni; costo energia e telefono tra i più alti d'Europa; svendita di imprese statali floride a società estere con perdita di posti di lavoro qualificato; "ignoranza" della struttura sociale e geografica italiana con impoverimento dei piccoli centri di tutti i servizi essenziali (poste, ambulatori, farmacie, negozi di vicinato).
Aggiungiamo la quasi totale assenza (copertura del 14%) di accesso alla banda larga con esclusione di larga parte della popolazione, che da vari studi varrebbe circa il 3% del PIL.
Ci vorrebbe più coraggio e un po' più di fretta: Perché non subito alcune leggi a costo zero? Per esempio:
- Conflitto interessi
- Falso in bilanc
- Legge anticorruzione (in Grecia per un amministratore pubblico corrotto la pena è l’ergastolo…)
- Legge sulla responsabilità oggettiva dei dirigenti pubblici ed obbligo di pagamento dei danni erariali all’amministratore responsabile e perdita del trattamento pensionistico maturato.
- Arresto dei termini di prescrizione per i processi iniziati
- Applicazione 41 bis con apertura delle carceri vuote
- Abolizione Bossi-Giovanardi (fuori gli spinellatori, dentro i delinquenti…)
- Abolizione finanziamento pubblico ai partiti ed obbligo di contabilità identica alle società di capitale (facile facile: rendiamo le erogazioni liberali da parte dei cittadini detassate al 100% con un limite a 500 euro e verifichiamo punto per punto le spese sostenute…)
- Obbligo di moneta elettronica sopra i 200 euro.
- Obbligo di pubblicazione delle denunzie di reddito on line e unificazione normativa fiscale per tutti i cittadini (politici inclusi)
- Obbligo di pagamento non figurativo da parte dello stato dei contributi dei dipendenti pubblici
- Limite a 250.000 euro l’anno per dipendenti pubblici o amministratori o dipendenti di società riconducibili allo stato
- Divieto di cumulo di incarichi con decadenza immediata da tutti i ruoli in caso di mancato rispetto della normativa (oggi non esiste né pena né sanzione);
- Divieto di cumulo tra stipendio pubblico e pensioni
- Separazione tra banche di raccolta e banche di investimento
- Tassazione delle rendite finanziarie
- Eliminazione delle sovvenzioni a cinema e stampa
- Pagamento dell’IVA solo a incasso fatture (costo per l’erario: zero, atteso il fatto che chi non paga non può scaricare il credito IVA…)
- Imposta di mantenimento di 500 milioni l’anno fissa per le frequenze televisive nazionali e di 50 per quelle locali, privatizzazione della RAI con obbligo per i concessionari di mantenere appositi spazi televisivi per la politica sottoposti a rigida regolamentazione di una nuova legge sulla par conditio, e poteri al garante per la TV di multe fino a 50 milioni di euro e di blocco delle frequenze in caso di gravi inadempienze.
- Detassazione del lavoro completa per 5 anni delle assunzioni nel campo della ricerca e dello sviluppo certificati da un programma di lavoro controllato dagli esperti MIUR (di cui esiste ampia disponibilità ma che non sono mai stati utilizzati in alcun modo).
- Abolizione immediata delle provincie con mantenimento dei dipendenti alle regioni per le stesse funzioni
- Stipendio standard ai politici locali (5000 euro mensili?) ed abolizione totale dei cosiddetti “rimborsi spese” da affrontare con le sovvenzioni private dei cittadini ai partiti.
- Prezzo dei carburanti massimo imposto settimana per settimana ed allineato al prezzo minimo europeo vigente (si dice che il costo in Italia sia alto per i costi di distribuzione, ma vi vedete qualcuno che cerca una soluzione più efficiente se non obbligato ?).
- Annullamento dell’ordine degli F35 (110 miliardi…) e del progetto TAV.
Quanto valgono queste leggi ? In termini di risparmio circa 22 miliardi di euro l’anno, mentre per maggiori entrate la CGIA di Mestre stima in circa 17 miliardi l’anno il plusvalore generato: in definitiva, circa 39 miliardi di euro di margine generato ogni anno.
Letta ? non pervenuto.
Per il futuro, Aγεωμέτρητος μηδεὶς εἰσίτω.
Axel