Pubblicato da matteotelara su aprile 6, 2012
Ma chi è questa gente?
Questi intoccabili. Questi custodi di privilegi ancien regime, questi Luigi XIV del XXI secolo, questi proclamatori di sacrifici dalla busta paga assicurata che non hanno corrispettivi in nessun’altro Paese d’Europa e in pochi altri (soprattutto Regimi) del mondo?
C’è chi scrive, che a denigrare i partiti e la politica si rischiano svolte autoritare. Perché: non è già autoritaria la politica in Italia?
Adesso che grazie alla campagna ‘Parlamento WikiLeaks’ promossa dai Radicali sono stati resi disponibili i dati su quanto costa ai contribuenti l’assistenza sanitaria integrativa dei deputati, la domanda è più che mai lecita e necessita di una risposta.
Riportiamo dal comunicato:
Cos’è questa ‘assistenza sanitaria integrativa’?
Si tratta di costi per cure che non vengono elargite dal nostro sistema sanitario nazionale ma da un’assistenza privata finanziata da Montecitorio. La Camera assicura un rimborso sanitario privato non solo ai 630 onorevoli, ma anche ai 1109 loro familiari, compresi (per volontà dell’ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini) i conviventi more uxorio.
Nel 2010 deputati e parenti vari hanno speso complessivamente 10 milioni e 17 mila euro grazie a questo fondo:
- 3 milioni e 92 mila euro per spese odontoiatriche.
- Oltre 3 milioni per ricoveri e interventi eseguiti non in ospedali o strutture convenzionati ma in cliniche private.
- Quasi 1 milione di euro per fisioterapia.
- 698 mila euro per visite varie.
- 488 mila euro per occhiali.
- 257 mila euro per la psicoterapia e per problemi psicologici e psichiatrici di deputati e dei loro familiari.
- 28 mila 138 euro per curare i problemi delle vene varicose.
- 3 mila 636 euro per visite omeopatiche.
Alcuni deputati si sono fatti curare in strutture del servizio sanitario nazionale ma hanno richiesto il rimborso all’assistenza integrativa del Parlamento per 153 mila euro di ticket.
Ma non tutti i numeri dell’assistenza sanitaria privata (che non ha equivalenti nel resto d’Europa, occorre precisarlo) sono stati desegretati. Mancano ancora gli importi spesi negli ultimi 3 anni per alcune prestazioni previste dal ‘Fondo di solidarietà sanitaria’ come ad esempio:
la balneoterapia, la shiatsu terapia, il massaggio sportivo, l’elettroscultura (ginnastica passiva) e gli interventi di chirurgia plastica.
Perché, dunque, la Camera deve provvedere a dare un’assicurazione integrativa agli onorevoli? Ogni deputato potrebbe benissimo farsela per conto proprio, avendo già l’assistenza che hanno tutti gli altri cittadini italiani.
Se gli onorevoli vogliono qualcosa di più dei cittadini italiani (cioè un privilegio) possono pagarselo, visto che già dispongono di un rimborso di ben 25 mila euro mensili.
Senza contare:
telefono cellulare gratis
tessera del cinema gratis
tessera del teatro gratis
tessera autobus-metropolitana gratis
francobolli gratis
viaggi aereo nazionali gratis
circolazione autostrade gratis
piscine e palestra gratis
FS gratis
aereo di Stato gratis
cliniche gratis
assicurazione infortuni gratis
assicurazione morte gratis
auto blu con autista gratis
Diritto alla pensione dopo poco più di 35 mesi in Parlamento contro i 35 anni di contributi (41 per il pubblico impiego) del resto dei cittadini.
A denigrare i partiti e la politica si rischiano svolte autoritari, vero.
Ma a non farlo, cosa si rischia?