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Qualunque cosa succeda, il paesaggio vale il viaggio. La strada per Rutshuru costeggia i leggendari Virunga, i vulcani spenti sui quali abitano gli ultimi gorilla di montagna. Quando le nuvole sono basse, i Virunga sembrano fluttuare nell'aria come le Montagne Volanti di Pandora in Avatar.
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«Rugari, Bunagana, Jonga, Rutshuru» recita Edwin mentre guida. «Rugari, Bunagana, Jonga, Rutshuru», ripeto come un mantra. Sono i nomi delle località occupate da M23. La situazione è chiarissima. La regione pullula di genocidari in esilio ed ex militari delle FAR che sono confluiti nelle FDLR (Forces Démocratiques di Libération du Rwanda), una milizia terrorista. Non potendo più prendersela con i Rwandesi del Rwanda perché sanno che ci lascerebbero le corna, si vendicano sui Rwandesi che l’infame linea tracciata a Berlino nel 1886 ha situato in Congo, ossia i Banyarwanda. Queste jene terrorizzano la regione con stupri, razzie e massacri. Sono armate dai francesi e dai preti, ossia dalla gente che abbiamo cacciato dal Rwanda e sta facendo di tutto per tornarci. I Banyarwanda si sono coalizzati ,nel partito CNDF per convincere il governo congolese a proteggere i Tutsi del Kivu. Poiché il governo congolese se ne ne infischia (in certi casi le FARDC danno perfino una mano agli assassini), il CNDF ha costituito un braccio armato, M23, per fare pressione sul governo e dare la caccia alle squadre genocidarie.
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E continuiamo fra paesaggi d'incomparabile bellezza
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Ufficialmente il Rwanda si dissocia da questo gruppo. Ufficialmente ha fatto arrestare il suo antico capo, Laurent Nkunda, e ha chiesto al TPI l’arresto del suo capo attuale Bosco Nyataganda. Ufficialmente protesta con l’ONU per il rapporto che accusa il governo rwandese di aiutare i ribelli. Ufficialmente non rifornisce M23 di armi, come Edwin si affanna a spiegarmi: «Il rapporto dell’ONU dice che i rifornimenti partono in Rwanda da Kinigi e arrivano in Congo a Rutshuru, tenuto da M23. Ma fra Kinigi e Rutshuru c’è Rumangabo, che M23 non tiene. C’è Rwankuba, che M23 non tiene. E allora come facciamo a rifornirlo?”
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Ogni tanto si vede un campo di rifugiati, anzi di "spiazzati" che sono scappati dai luoghi degli scontri. Quando parlate al cellulare, ricordatevi di questi poveracci. Sono le vostre vittime
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Come questi bambini. Cosi' piccoli e portano gia' il loro fardello
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Possono blaterare finché vogliono, ma io non ci credo. Non credo nemmeno a Edwin. L’equazione è semplicissima: il Rwanda dà la caccia a FDLR, M23 dà la caccia a FDLR, cosí il Rwanda aiuta M23. Niente di più semplice. In ballo non c’è soltanto c’è soltanto la protezione dei Banyarwanda. C’è qualcosa di molto più importante: il coltan, che voi usate nei vostri cellulari.Il Kivu è il primo produttore mondiale di questo prezioso minerale. Chi controlla il Kivu si prende il coltan. Bloody coltan, i vostri cellulari grondano sangue. Ecco perché sono tutti lí: M23, EPR, FDLR, FARDC, Mai Mai, LRA, francesi, inglesi, americani, cinesi, giapponesi, belgi, preti, forse c’è anche vostra nonna. Tutti vogliono la loro fetta di torta. Il Congo è un supermarket dove tutti si servono senza passare alla cassa e non dicono nemmeno grazie.
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Siccome ci sono molte foreste con il relativo legno, la casa locale assomiglia a una dacia russa
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Con quali soldi credete che in Rwanda ci paghiamo le splendide autostrade urbane che nemmeno a Los Angeles, il piano regolatore lodato in tutto il mondo, l’internet a banda larga, gli ospedali di avanguardia, il welfare, il wi-fi, le banche, il numerico terrestre, il programma Girinka una vacca per tutti, i grattacieli, le ville sontuose, i SUV che vedete circolare dappertutto? Con quelli del tè, del caffè e delle banane? Ma non fatemi ridere, con i soldi del coltan. Certo, lo rubiamo, ma almeno reinvestiamo i proventi nel paese. Cosa che non si puó dire per tutti, certamente non per il Congo dove vanno nelle tasche di Kabila II e della sua cricca mentre la gente crepa di fame. E adesso a Rutshuru!
Dragor