A PARMA I PROVINI PER IL PROSSIMO CAG

Dopo la “strana maggioranza ABC” si avvia a nascere il CAG, ossia il triunvirato della disperazione. Tutto si fa, purchè non vinca il PD. Già purché non vinca il PD, l’unico partito ad avere un programma e a conservare il suo elettorato. Sì un programma, perché quello di Grillo è stato un programma, almeno a Parma, tutto incentrato solo sull’inceneritore che non si deve fare.
E per il partito nato sul predellino di un’automobile, pare proprio una disfatta. Per non annegare definitivamente si butta nel CAG.
Era questa la grande novità strombazzata da Mosca dal bungabungaro ?
Vedere e sentire la Santanché o La Russa che invitano a votare Grillo è uno spettacolo di trasformismo o contorsionismo degno del mago Udinì o del mago Thelma, a seconda dei gusti.
Fa ridere un po’ vedere il serissimo Casini, stare sul palcoscenico di un simile show. Casini, che appare come un maestro della mediazione, un tessitore degno della vecchia DC, forse si troverà un po’ a disagio a dover recitare con attori alla burlesque tipo Berlusconi e Grillo.
Grillo e Berlusconi hanno in comune lo stesso odio contro “il teatrino della politica”, detto con parole più educate di quelle di Grillo, ma Casini è un esempio tra i più longevi di questo teatrino, come faccia a starci insieme è un mistero. Forse nella prossima consultazione a Parma, la forza centrista di Casini conta poco, ma è comunque una sistemazione poco onorevole, per il moderato per eccellenza, il re della mediazione e del compromesso, l’udicino Casini, reduce dal funerale del terzo polo.
Per il Pdl non c’è problema, quelli si sputtanano da soli.



