Magazine Lifestyle

A personal tragedy of mine: hair

Creato il 09 aprile 2014 da Rockandfiocc
Diciamocelo, con i capelli sono sfigata.
Eppure la base sarebbe buona. Ho capelli folti, di un bel marrone cioccolato con riflessi dorati, sono spessi ma non troppo, leggermente crespi ma naturalmente lisci.
Per tanti anni mia mamma mi ha obbligata a tenerli lunghi, tanto che mi sono convinta di non volerli tagliare se non assolutamente necessario, e così ho fatto.
Sono passata per la fase frangia
A personal tragedy of mine: hair
per poi lasciarla crescere (argh le forcine), la fase ciuffo (la frangia cresciuta) e basta, fine delle fasi pazze della mia vita capillare.
Fino a che mi sono affidata al caro parrucchiere di provincia, tutto è andato per il meglio.
I miei capelli stavano piatti e senza vita, a paletta sul fondo, ma almeno non arrecavo nessun danno alla mia testa già bacata.
Poi sono venuta a Milano e ho ceduto al fascino del parrucchiere figo. Sono andata da Tony&Guy, ho speso un capitale (per i miei canoni) e sono uscita così
A personal tragedy of mine: hair
Non male direte voi, e in effetti ero abbastanza contenta. I capelli avevano un po' di movimento senza essere corti, il taglio si è mantenuto per qualche mese e finalmente avevo uno scalato da persona normale.
Galvanizzata dal mio successo, sono tornata dal Tony, ed è successo il Dramma. La terza volta il parrucchiere NON HA CAPITO quello che volevo (= restare come prima) e sono uscita così
A personal tragedy of mine: hair
E aspettate, qui erano passati MESI dal taglio, mesi in cui ho tenuto rigorosamente lo chignon.
Fast forward to un anno e mezzo dopo, i capelli sono ricresciuti nella safe palettina e io sono stufa.  Ho conosciuto lo scalato fatto bene e lo rivoglio. Recidiva, torno dal Tony.
Il moodboard che gli ho portato era questo: capelli dietro da toccare appena, sul davanti una versione lunga di una frangia, un po' anni '60, che mi coprisse appena il viso ma mettesse in risalto gli occhi (hahaha, cosa non ci inventiamo). Il parrucchiere sicurissimo di sé guarda appena il mio foglio e comincia a tagliare. A capelli bagnati. Sappiamo tutti che la frangia si taglia a capelli asciutti, sono LE BASI.
A personal tragedy of mine: hair
Vabè saranno un po' corti davanti, verranno come a Sienna.
Poi scala davanti. Scala tantissimo davanti. Passa il ragazzo con la scopa, guarda i tanti e lunghi capelli per terra (la parola chiave è "lunghi") e mi dice "sono tutti tuoi?". Comincio a sudare.
La mia idea era un misto tra 
A personal tragedy of mine: hair
Isabeli Fontana appena uscita dal mare 
A personal tragedy of mine: hair
e un Amanda con scalatura frontale delicata.
A personal tragedy of mine: hair
Non so, una Charlotte Gainsbourg chabby chic
Comunque, il parrucchiere mi loda e mi riloda (brutto marpione) e io ci credo quasi.  Sono un po' scettica, ma ci voglio credere. Tanto non mi ha fatto tutta 'sta piega, scommetto che riesco a riprodurla, guarda.
A casa c'è il mio adorabile fidanzato, che dopo due anni non ha capito ancora che non è il caso di farmi battute su certe cose, tipo i capelli. E ovviamente mi fa la battuta. Ma io voglio credere in Tony, perché lui sa quello che fa. Mi tappo le orecchie, cerco le vecchie forcine (non si sa mai) e mi lavo i capelli, perché devo sapere.
Care amiche, vorrei dirvi che c'è un lieto fine MA NON C'E', ovviamente.
Il risultato è questo:
A personal tragedy of mine: hair
Spennata sul davanti, con un grazioso ciuffo alla Nick Carter.
Ma la mia sicurezza e fiducia in me non verrà intaccata, perché c'è altro nella vita oltre la bellezza, io valgo come persona, non come pezzo di carne, dopo tutto è l'intelligenza quella su cui bisogna contar... BUHHHHHHHHHHHUHHHHHUHHHHHHH


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog