In questi dieci anni di matrimonio, ma anche nel corso dei miei primi quarant’anni, non ho fatto altro che lamentarmi, piangermi addosso, e scaricare la colpa di tutto sugli altri: su mio marito, sul suo lavoro, su mia suocera, sul paese.
Mi sono raccontata mille verità e mille bugie pur di non assumermi le mie responsabilità, le responsabilità delle mie azioni.
Certo è stato facile!!! Con un marito distratto, una suocera invadente, un piccolo paesino soffocante, non ci vuole poi tanto per trasformarsi in vittima e scaricare tutto addosso al destino, alle coincidenze, agli altri!!!!!!
Adesso basta!!!
Adesso ci sono io con delle possibilità da giocarmi, e non importa se quelle possibilità non erano nel disegno dei miei sogni, quello che conta è che adesso posso trasformare le cose a mio “vantaggio”.
Il Dalai Lama insegna che la felicità è uno stato dell’essere raggiungibile compiendo passi concreti. Ecco…io questi passi concreti vorrei fare! Piccoli forse, ma anche se piccoli sono comunque un cammino, un muoversi verso qualcosa.
In questi anni mi sono focalizzata su di me, ma nel modo sbagliato, guardando, come da un oblò, solo ciò che non avevo, rispetto alle altre mie amiche o alle donne in genere. Perché mai? Io ho un bene prezioso:la mia sensibilità e la mia grande voglia di vivere, e di cercare sempre dentro di me, di non soffermarmi in superficie ma scavare, scavare nelle profondità dei miei pensieri, di seguire la musica che sente il mio cuore e non quella che sentono gli altri.
Adesso è il momento delle azioni concrete, reali, tangibili, vere. E’ il momento di “eliminare” un po’ di zavorra e partire per nuovi sentieri.
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