Magazine Politica
La politica dei pedoni
Due sognatori sociali sono giunti a Mosca e sperano che gli capiti di essere ricevuti dal presidente
18.07.2012
Polina TRIFONOVA
Il 14 luglio sono giunti a Mosca due abitanti di Orenburg [1] – Il'ja Titov e Evgenij Voron'žev. Sono giovani oppositori e Voron'žev è perfino deputato municipale. Sono giunti a piedi. Fino alla capitale sono andati per ben 48 giorni.
Per strada hanno conversato con la gente, hanno raccolto lettere per il presidente. A Mosca intendono "avvicinarsi allo zar senza inchinarsi". Hanno chiamato la loro azione "Bussare fino a farsi aprire la porta dei cieli". Titov e Voron'žev sperano, certo, di essere ammessi nell'anticamera del presidente. Anche se capiscono: hanno già mandato un centinaio di richieste, ma non hanno ricevuto alcuna risposta.
"Ma se ci ammetteranno, allora solleveremo una serie di questioni che riguardano Orenburg e la regione, – fantasticano i ragazzi. – Per esempio, da noi c'è il micro-quartiere Stepnoj [2], accanto al quale si trova un'enorme discarica. Già da otto anni stanziano enormi somme del budget per la costruzione di un impianto per il riciclaggio dei rifiuti, ma tutto resta come prima". "O, per esempio, le abitazioni inagibili. Nel quartiere in cui sono deputato municipale ci sono alcuni condomini che sono state riconosciuti inagibili già nel 2006. Un condominio in cui si doveva distribuire la gente l'hanno costruito. Ma gli appartamenti là sono stati semplicemente venduti", – dice Evgenij.
In 1300 km di strada, passando per Samara, Penza [3], Rjazan' [4] e un mucchio di piccole cittadine, gli abitanti di Orenburg hanno portato a Mosca la consapevolezza del fatto che la gente "non ama il potere in forma rozza", ma "temono che i capi li mettano alle strette". I viaggiatori hanno fatto anche notare che la maggior parte delle persone non ama il potere semplicemente come fenomeno e non per qualcosa di concreto, perché "non ha la minima idea del lavoro del governo neanche a livello locale, tanto meno a livello federale". A Penza hanno concordato di ricevere i ragazzi presso il governo. Ma a Samara, alla richiesta di essere ricevuti dal governatore, gli hanno risposto che "il governatore non riceve personalmente postulanti e visitatori".
Hanno stabilito contatti con i movimenti di opposizione in altre città. Intendono fare conoscenza con l'opposizione moscovita e ottenere a qualsiasi costo ("si può anche stare un po' in prigione e si possono pagare ammende") di essere ricevuti dal presidente.
"Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/society/53569.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1] Città ai piedi degli Urali.
[2] "Della Steppa".
[3] Samara e Penza sono nella Russia centro-meridionale.
[4] Città della Russia centrale.
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