Ehi Ciao come stai? Bene e tu? O Ciao come va ?Alla grande ...
Lo ripetono all’infinito nella giornata come una gag in replica, come una scena del film con con Jim Carrey, The Truman Show.
Pitti Uomo è il luogo degli incontri. Incontri costruiti tra Gentlemen che staresti per ore a osservare, ipnotizzata perché in fondo li vedi solo qui, ogni sei mesi, nella piazzetta sassosa davanti al Padiglione centrale, incuranti del freddo, della pioggia o del caldo. Loro stanno lì, in tutto il loro splendore, nei loro completi sartoriali e variopinti tra strette di mano e sorrisi, in una sorta di mondo parallelo dell’eleganza apparente d’altri tempi. Magari sono quelli che ancora cedono il passo a una signora, porgono il braccio per un supporto e aprono la portiera. O forse no.
Pitti è il luogo degli incontri tra gli addetti ai lavori, italiani e stranieri. Niente pause strategiche. Li riconosci perché il loro passo è spedito e lo sguardo sfuggente. Impercettibilmente dall’alto verso il basso.
A Pitti si incontrano e si mescolano soprattutto i veri talenti. Perché in fondo va detto che ogni anno Pitti Uomo si conferma una piattaforma globale nella quale brand anche poco conosciuti possono trovare l’opportunità, il territorio ideale per affermare la propria identità. Questi incontri traspirano adrenalina.
Ci sono poi gli incontri, gli abbracci e i baci, guancia su guancia dei blogger, pseudo blogger, web influncer che si ritrovano qui in una sorta di tacito appuntamento. Sempre meno direi. Forse quest’anno Pitti ha fatto un po’ più di selezione.
E poi infine a Pitti Uomo ci sono gli incontri che piacciono a me, quelli casuali ( fortuiti o appena guidati) che ti lasciano l’energetica consapevolezza che chi si somiglia prima o poi si piglia e che le chiacchiere con in mano uno Spritz sono le più divertenti.
A presto.
Un bacio. Sa
♥♥♥
Dettagli : Foto di Giorgio Leone
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