Più precisamente per rileggere.
Perché rileggere è una delle mie attività preferite.
D'inverno il massimo della vita
arriva alla sera, quando puoi
rintanarti a letto,
in mezzo al piumino e ai cuscini,
a leggere e basta.
(Immagine tratta da qui)
I libri che ho riletto sono precisamente due saghe, Harry Potter e il Signore degli anelli.
Sono libri che ho letto un'infinità di volte ma a cui ogni tanto devo per forza tornare, anche solo per rileggere qualche passo e vedere se fanno sempre quello stesso effetto.
Rileggere mi piace tantissimo.
Tempo fa era uscito un articolo a questo proposito, intitolato Perché rileggere libri? dove l'autore diceva che lui al rileggere preferiva scoprire libri nuovi. A ragione direi: abbiamo talmente poco tempo per leggere, perché "spercarlo" leggendo qualcosa che magari sappiamo ormai a memoria?
Eppure a me rileggere piace tantissimo: ogni volta che ripercorro le stesse pagine mi sembra di essere un po' più vicina a personaggi, alla storia, all'autore anche. È come se entrassi nel profondità di quel mondo creato dall'autore.
Rileggendo ho la sensazione di capire sempre meglio i personaggi cui mi sono affezionata, come se entrassi dentro loro stessi.
E poi a forza di leggere le descrizioni dei luoghi, delle atmosfere mi sembra davvero di esserci stata per davvero: i luoghi si fanno più vividi nella mia mente e uscendo di casa a volte è come se per strada mi potessi imbattere da un momento all'altro in uno dei tanti personaggi che affollano la mia testa.
Negli anni sono stati tanti i libri che ho riletto, ad alcuni torno ciclicamente, come le due saghe citate qua sopra o come alcuni manga (sopra tutti Touch).
Una cosa che mi piace del rileggere è anche il cambiamento di prospettiva: inevitabilmente negli anni cambiamo il nostro punto di vista sul mondo. I libri, quelli belli secondo me, hanno questo potere di farti scoprire sempre cose nuove ogni volta lo rileggi, stati d'animo cui prima non avevi pensato.
Ad esempio nel caso del Signore degli anelli , letto a 14 anni, avevo trovato abbastanza noioso il personaggio di Frodo, lo comprendevo ma non era emozionante, troppo complesso. In questi ultimi anni però la prospettiva è cambiata: il dolore che prova, il suo non poter-tornare-indietro mi ha emozionata.
E un'altra cosa bella del rileggere è invece constatare che i sentimenti per un personaggio non sono cambiati, che è un po' come pensare che tu sei cambiato ma una parte di te rimarrà sempre la stessa ed è probabilmente quella parte di te che amava quel personaggio e che lo amerà sempre.
Certo poi rileggendo potresti scoprire che un libro che avevi tanto amato non ti piace più o che i personaggi che avevi trovato geniali ora li consideri superficiali e avventati magari.
È il rischio del rileggere.
È un rischio che corro perché mi piace misurare il mio cambiamento in libri (piuttosto che allo specchio).