by Elia Andreotti · 8 febbraio 2014
Rei di essersi fatti attendere per più di 3 anni, i fratelli Coen decidono di rilanciarsi, con “A proposito di Davis”, in una pellicola ambientata nell’America folk degli anni ’60…

Llewin è in fuga dalla realtà: non accetta la separazione dall’amico col quale ha iniziato la carriera musicale così come non riesce a tenersi stretta la speranza. Speranza rappresentata da quel gatto che egli continua a inseguire senza tregua. Lo perde, lo ritrova, lo confonde, lo abbandona, per incapparci nuovamente quasi per caso. E solo alla conclusione del viaggio si rende conto che forse quel gatto (il cui nome stesso è evocativo) non è molto diverso da lui e che, al suo stesso modo, il continuo viaggiare alla ricerca di nuove mete lo ha riportato infine sulla soglia di casa.
I Coen proseguono così, con A proposito di Davis, la loro ricostruzione omerica di un viaggio verso casa pieno di ostacoli che reca con sé la crescita interiore. Ricco di riferimenti al periodo storico e alla musica folk, l’avventura di Llewyn, costellata dai personaggi bizzarri e tragicomici tipicamente coeniani, accantona lo stampo umoristico per rifarsi sul genere on the road musicale, delineando la sconfitta costante della speranza giovanile (ancora così attuale, nonostante il gap di cinquant’anni).

AMARA BALLATA DELLA SPERANZA
Elia Andreotti
Regia: Joel e Ethan Coen– Cast: Oscar Isaac, Carey Mulligan, Justin Timberlake, John Goodman – Nazione: USA – Anno: 2013 – Durata: 105′
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