A questo punto non riesco a capire cosa restiamo a fare in Europa. A farci mortificare? A farci trattare da straccioni? Fin quando dovremo subire queste umiliazioni?
A questo punto mi chiedo cosa ci possa ancora tenere legati a quest’Europa, qualsiasi altra cosa … è meglio.
A questo punto non è più solo una questione di convenienza economica, anche se uscire dall’euro farebbe certamente rifiorire la nostra economia, ormai è diventata anche una questione di dignità!!!
Cito solo l’ultimo esempio in ordine di tempo, ma è l’ennesimo, potete facilmente comprendere, così, quale sia la considerazione di cui godiamo in Europa.
Un tal Jyrki Katainen, attuale neo Commissario per gli Affari economici e monetari dell’Ue pro tempore, ed in procinto di sostituire il connazionale Olli Rehn prende a pesci in faccia Renzi, dicendogli di smetterla di chiedere maggiore flessibilità e cominciare invece a mantenere le promesse fatte, non solo nel discorso di insediamento a Palazzo Chigi, ma anche dagli ultimi due precedenti governi.
Non voglio entrare nel merito delle critiche, ne conosciamo tutti la fondatezza, ma sappiamo anche che le difficoltà nelle quali si dibatte l’Italia dipendono esclusivamente dall’aver rinunciato alla nostra sovranità monetaria.
Ciò che mi preme, in questo contesto, è l’aspetto morale.
Da chi ci arrivano queste critiche?
Da un finlandese?!?
E noi, l’ITALIA, si fa trattare così … da un finlandese?!?
Siamo arrivati al punto che un finlandese viene a comandare in casa nostra e ci dice cosa dobbiamo fare?
Evito qualsiasi discorso, per capire che cos’è l’Italia e cosa la Finlandia vi elenco solo quali erano le persone che comparivano sulle rispettive banconote nazionali prima dell’avvento dell’euro:
FINLANDIA
10 marchi Paavo Nurmi
20 marchi Vaino Linna
50 marchi Alvar Aalto
100 marchi Jean Sibelius
500 marchi Elias Lonnrot
1.000 marchi Anders Chydenius
ITALIA
1.000 lire Maria Montessori/Giuseppe Verdi
2.000 lire Guglielmo Marconi/Galileo Galilei
5.000 lire Antonello da Messina/Vincenzo Bellini/Cristoforo Colombo
10.000 lire Nicolò Machiavelli/Alessandro Volta/ Michelangelo Buonarroti
20.000 lire Tiziano Vecellio
50.000 lire Gian Lorenzo Bernini/ Leonardo Da Vinci
100.000 lire Caravaggio/Alessandro Manzoni
500.000 lire Raffaello Sanzio
Non dico altro.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro