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A Roma il 20 anche a nome di Pio Galli

Da Brunougolini

A Roma il 20 anche a nome di Pio Galli Molti saranno a Roma il 20 ottobre, in piazza San Giovanni, nella giornata-teatro della crisi, radunando le centinaia di aziende "malate", anche nel nome di Pio Galli, il non dimenticato leader sindacale. E saranno in quell'incontro per rilanciare il nuovo piano del lavoro della Cgil, le cui caratteristiche sono discusse in questi giorni nei territori.
É il messaggio, in rapida sintesi, del convegno tenutosi ieri a Lecco città natale di Galli. A lui é stata dedicata, la locale Camera del lavoro, mentre é stata annunciata la nascita di un associazione a lui intitolata (presieduta da Tino Magni) tesa a sorreggere iniziative sui temi del lavoro.
Un significativo convegno si é svolto poi, emblematicamente, in una scuola gremita, l'Istituto tecnico Badoni, nata, come ha raccontato il segretario della Camera del lavoro Wolfango Pirelli, da un'alleanza tra imprenditori e sindacato. Nei vari interventi é stato rievocato il "lascito" di uno dei costruttori dell'autunno caldo negli anni 60: la lotta per la democrazia nei luoghi di lavoro e nel sindacato, per costruire l'unità sindacale.
Interessanti le argomentazioni su quest'ultimo punto di Elena Lattuada (segretaria confederale Cgil) e di Maurizio Landini (segretario Fiom) che in sostanza concordavano sul fatto che oggi le divisioni sindacali sono ben diverse da quelle del passato, anche se sono possibili momenti di unitá d'azione. Mentre Riccardo Terzi poneva l'esigenza prioritaria di costruire una piattaforma basata su precisi contenuti sui quali tentare di costruire un rapporto anche in tempi lunghi.
Infine Antonio Pizzinato (oggi compirà 80 anni e verrà presentato a Roma un suo libro autobiografico) spiegava in un rapido saluto come ai suoi tempi l'unità fosse costruita dal basso e superando enormi difficoltà. Occorrerebbe tornare a perseguire un tale metodo anche se oggi la difficoltà principale nasce dalla frantumazione del mondo del lavoro. È dalla necessità, quindi, di rifondare il sindacato facendolo aderire alle trasformazioni intervenute.

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