Danimarca, Svezia, Repubblica Ceca 2012
Titolo Originale: En kongelig affære
Regia: Nikolaj Arcel
Sceneggiatura: Nikolaj Arcel, Rasmus Heisterberg
Cast: Alicia Vikander, Mads Mikkelsen, Mikkel Boe Følsgaard, Trine Dyrholm, David Dencik, Thomas W. Gabrielsson, Cyron Melville, Bent Mejding, Harriet Walter, Laura Bro, Søren Malling
Durata: 131 minuti
Genere: Storico
La trama in breve: 1770, Danimarca. Il re Cristiano VII ha appena preso in sposa Caroline Mathilde. Presto però le cose iniziano ad andare male tra i due e la donna si innamora di Johann Struensee, medico del re e suo fido consigliere. Il connubio tra Caroline e Johann dà vita ad una figlia, mentre l’influenza di Struensee su Cristiano VII cambia in positivo la nazione.
I distributori italiani sono più in ritardo dei treni in Italia e questo film, candidato all’Oscar come miglior film straniero (premio poi vinto da Amour, che recupererò anche io a breve… Sì, anche io sono in ritardo, ma io verso il cinema non ho alcun dovere nè alcun obbligo…), che sembrava proprio brutto farlo uscire nel periodo in cui vengono consegnate le statuette, giusto giusto per sfruttarne un pochino la scia prodotta dall’evento.
Nonostante per me la storia narrata sia molto “distante”, nel senso che non ne avevo mai sentito parlare in nessuna lezione di storia dalle elementari alla quinta superiore, mi sono decisamente ritrovato coinvolto e soddisfatto dalla pellicola. Perchè, in primo luogo, è registicamente disciplinata, raccontando la storia senza inutili fronzoli.
Perchè, in secondo luogo, gli attori protagonisti sono calati benissimo nella parte. Abbiamo Caroline, interpretata da Alicia Vikander, attrice già vista nel molto bello “Anna Karenina” praticamente agli esordi nel grande cinema ma che può già vantare un bel talento. Nei panni di Cristiano VII abbiamo Mikkel Boe Følsgaard, che qui offre una prova veramente di spessore in un ruolo non facilissimo da interpretare. Poi abbiamo Mads Mikkelsen nei panni di Struensee, dei tre quello con una carriera alle spalle più lunga, anche in film minori o in alcuni blockbusteroni, che però le sue cartucce migliori le ha sparate ne “Il sospetto” e in questo film, per poi interpretare Hannibal nell’omonima serie tv della NBC, che non mi ha coinvolto più di tanto e ho presto abbandonato.
Ciò che però maggiormente colpisce dell’intero film è il modo in cui vengono esposte le idee di fondo. Idee moderne, in un periodo di passaggio dal Medioevo all’Illuminismo, periodo in cui, anche nella realtà, le idee di Struensee hanno cambiato per un certo tempo in meglio la Danimarca. Idee che in alcuni casi si rivelano ancora quanto mai attuali.
Voto: 7,5