Tanto per sgombrare il campo da dubbi, alzi la mano chi di voi, chi più chi meno, non a mai mentito da bambino per coprire qualche marachella?
Io, forse non l’avete visto, ma ne ho alzate due di mani (forse perchè le marachelle sono state numerose e le bugie di conseguenza) ma ho scoperto di non essere l’unico e, soprattutto, di non esser neanche quello che l’ha fatta o detta più grossa per pararsi il sederino.
Oggi parliamo di Sandra, una ragazza fino a qualche tempo fa sconosciuta ai più, da qualche giorno (sei per l’esattezza) un po’ meno sconosciuta a chi ha prestato attenzione agli ultimi accadimenti di cronaca.
Sandra è una ragazza di sedici anni, che ha studiato fino a pochi mesi fa (forse avesse continuato a farlo non era un male ndr), che adesso sogna un posto da barista e vive nella periferia di una grande metropoli ed è religiosa infatti [cito le sue risposte ad un'intervista pubblicata oggi su Repubblica]:
«…Si, come i miei. Andiamo in chiesa, siamo credenti, mi piace che in casa ci siano queste immagini (indica un quadro in cucina con il volto di Gesù)… Cerco di comportarmi onestamente, soprattutto per rispetto ai miei…»
Ed è proprio per rispettare (o per paura? ndr) dei suoi cari genitori, per paura di deluderli, per paura di
«… di dare alla mamma un dolore troppo grande se ammette di non essere più vergine e di averlo voluto io… e inventarsi di essere stata violentata e dice “la prima cosa che le è venuta in mente”, descrivendo gli aggressori come due rom…»
che giovedì scorso la mente diabolica della sedicenne ha pensato bene nell’ordine prima di fare l’amore con il suo fidanzato salvo poi, beccata dal fratello all’uscita del garage che era stato la sua alcova, scoppiare a piangere ed indicare come colpevoli di un gesto vile e vigliacco, forse in assoluto il PIU’ VILE e VIGLIACCO che si può compiere verso qualcuno, due rom che stavano scappando in lontananza. D’altra parte [sempre parole sue]:
«Ho sbagliato. Ma il mio non è razzismo. Chiedete a chiunque in quartiere, quasi tutti hanno avuto un furto in casa. È normale che la gente sia esasperata…»
Vero, forse non è razzismo ma profonda e radicata ignoranza!
Vien da pensare che i suoi genitori le hanno insegnato tutto (voglio crederci) salvo evidentemente la cosa più importante, quella che ti rende grande ovvero il coraggio di assumersi le proprie responsabilità. Daltronde una dimenticanza da nulla in un mondo in cui c’è sempre qualcuno potenzialmente “più colpevole”, per un’idea diversa, per il colore della pelle o per una scelta di vita o ideologica non in linea con quella della maggioranza.
Quello che è successo dopo è facilmente intuibile; caccia al Rom subito sponsorizzata da quei ignoranti di verde vestiti che si ritrovano a Pontida (attualmente in cerca di recuperare consensi tra gli elettori più coglioni), campo e baracche date alle fiamme, persone inseguite e difese dal linciaggio dalle forze dell’ordine e… poi siete abbastanza grandi per immaginare il dopo.
«Mia mamma, le zie (le indica, intorno al tavolo ndr) mi hanno già perdonata, mi piacerebbe non deluderle più… »
dice la ragazza che ora chiede di esser lasciata in pace.
Ebbene, io credo e spero invece a questa ragazzina sedicenne venga data una punizione esemplare. Siccome da quel che ho appreso ha finito di studiare, non lavora e quindi tempo ne ha da vendere, mi auguro il giudice che esaminerà la sua denuncia per “procurato allarme” la condanni ad un lungo periodo di assistenza ad una comunità che si occupa della violenza sulle donne giusto così… per capire la differenza tra il parlarne e viverle sulla propria pelle certe situazioni!
Questo al mattino chiaramente; per l’altra metà della giornata invece credo che pulizia e lavori socialmente utili (tra i quali la ricostruzione e la pulizia del campo nomadi incendiato) siano una buona palestra di conoscenza del “diverso”, il tutto (se la legge permettesse) accompagnata da genitori, fratelli, zii e pagliacci di verde vestiti che così solidali e solerti si sono mossi in sua difesa.
Ed invece Sandra dice:
«Mi sono scusata con una lettera e su Facebook…»
e pensa di aver sistemato tutto mentre già solo questo è il termometro dei suoi parametri su cause-effetti-e-rimedi: terribile e desolante al tempo stesso!!!
Io invece penso che a Sandra, forse, non è andata poi così ‘bene’ come si pensa: è vero, non l’hanno stuprata fisicamente (e questo è già tanto) ma penso che quanto accaduto sia la prova che in questi sedici anni Le è stato fatto di peggio, Le è stata stuprata la mente che è rimasta vuota di ogni cosa, sensazioni, sentimenti, pensieri e altro. E da quel che ho capito neanche in questo caso la colpa è dei Rom…
Una canzone di Cochi e Renato diceva “Forse siamo ancora in tempo a salvare il mondo“; io quando leggo queste notizie invece penso che forse il tempo è ormai scaduto, perchè possiamo ricostruire il mondo dopo una guerra, dopo una calamità, dopo una crisi economica come quella in corso ma non possiamo ricostruirlo con persone dalla mente così arida e vuota.
E purtroppo fatti come questo e come quello di Firenze di ieri temo non siano altro che l’ennesima terribile conferma.
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