caro passeggero del treno firenze-lucca delle 18:08 che sei passato dal mio posto scendendo dal treno tra montecatini e altopascio e siccome ero alzata a vedere dove diavolo eravamo, mi hai rubato il cappello, sappi che:
-quel cappello l’avevo comprato a dresdina, gli volevo bene, mi teneva caldo alle orecchie senza farmi venire il mal di testa.
-quel cappello l’avevo preso dopo averne provati inutilmente altri seicentoventitrè.
-quel cappello l’avevo cercato fino alla noia tra le rimanenze del trasloco fino a che, ieri l’altro, non l’avevo ritrovato. e felicissima me l’ero messo in testa.
-quel cappello era di un tessuto speciale che faceva caldo senza far sudare, non faceva passare il vento ma faceva circolare l’aria.
-quel cappello l’avevo preso a sportScheck a altmarkt e mi ricordava un sacco di belle cose.
sappi quindi che
-quel cappello ti terrà caldo e compagnia
-quel cappello piacerà a tutti i tuoi amici e ti chiederanno dove l’hai comprato, ma tu non potrai dirglielo, perchè non l’hai comprato da nessuna parte
-quel cappello sarà il più bel cappello che hai mai avuto nella tua vita di ladro di cappelli
-quel cappello era il MIO cappello.
cornuto!