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A Uno Mattina: fedeli oltre la vita

Creato il 06 novembre 2013 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

1500x8431358507834959socialTV_storievere_logoStorie Vere, l’argomento è il miglior amico dell’uomo: il cane. Arturo è stato salvato dai pompieri che lo hanno recuperato da un tubo sottoterra, nel giardino di un avilletta e per ora è l’unico rottweiler dell’unità cinofila italiana che si occupa di aiutare i suoi soccorritori durante le calamità naturali. Poi c’è la storia di Lola: rapita a Ravenna e riconsegnata ai suoi padroni in Puglia dopo nove anni, grazie al microchip. “dal 2004  che mancava, poi una telefonata da San Severo, dichiara il proprietario – dicono che hanno trovato il mio cane, un boxer femmina e numero di microchip. Non potevamo crederci, siamo andati a riprenderci Lola. È stato come se non fosse mai andata via, ci faceva le feste, ha risposto al suo nome, è stato straordinario”.

In studio arrivano Paolino e Perla. Romana Russo, volontaria del canile di Roma,  porta in studio Perla, un meticcio che

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cerca padrone. E Linda Tortelli ci presenta Paolino: “ ha ricevuto una fucilata a tre mesi di vita, poi è stato investito e per fortuna ci hanno chiamati e l’abbiamo soccorso, è stato un colpo di fulmine, ho deciso di adottarlo, anche perchè, da noi, all’Oipa di San Severo, Foggia, c’è la remissione sul territorio, quindi il cane viene seguito, aiutato, microcippato e rimesso sul territorio, una volta guarito. Io ho tredici cani e un gatto nero ma, Paolino è rimasto con me“.

Si raccontano storie vere, di cani che testimoniano l’amore sconfinato che questi animali instaurano con l’uomo.

Paolino è un meticcio maremmano, ma prima Linda aveva Sirio, che le ha salvato la vita da un’aggressione di un pitbull. Sirio è morto nell’incidente ma da allora Linda ha dedicato tutta la vita ai cani.” Mi ha insegnato tutto, la fedeltà, la giustizia, la lealtà, grazie  a lui ho reagito alla depressione e all’anoressia, perchè lui voleva morire con me. Era al mio fianco, sempre presente, nonostante fosse malato di epilessia. Sirio mi ha salvato la vita e non lo dimenticherò mai. È stato sbranato da un pitbull addestrato al combattimento, si è messo in mezzo tra me e il cane, ha abbassato la testa, chiuso gli occhi e si è lanciato…quando l’ho seppellito ho giurato che avrei fatto lo stesso, salvare animali sofferenti”.

Ora è la volta di  Giuseppe Savà che nella via centarle di Scicli incontra un meticcio di labrador. Arrivato nella “Vigata di Montalbano” nella primavera del 2006 e diventato in pochi mesi il beniamino della città. “Era brutto, malconcio e affamato. Cerca compagnia, la gente lo tratta male fino a che comincia ad andare in chiesa a messa. Italo partecipa alle cerimonie, alle conferenze, ai funerali, quando venne Miss Italia fece l’accoglienza. Inizialmente il rapporto con la cittadinanza non era risolto, poi in un’occasione tragica, la morte in un incidente di un ragazzo di trentuno anni, Italo va a casa del ragazzo e gli fece la veglia funebre, poi accompagna la bara al cimitero e da quel momento la comunità cambia atteggiamento.”

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Una notte, una cameriera che finisce il suo turno, viene aggredita sulla strada di casa da un ubriaco che vuole approfittare di lei. Italo stranamente è nei paraggi e costringe alla fuga il balordo.

Da quella sera, tutte le notti, Italo andrà a prendere la ragazza alle due di notte per accompagnarla a casa. Ora il paese stravede per lui. Va appresso alla banda musicale, e non manca mai alle feste del paese. Italo poi è un Cicerone a quattro zampe perfetto, i turisti rimangono più che perplessi quando, arrivati alla fernata dell’autobus, vengono accolti da un cane che li guida verso i palazzi e le chiese più famosi del paese, come nei posti dell’ispettore Montalbano. Italo, riceve cartoline e lettere da tutta Italia e da Roma gli arriva una cuccia che diviene la sua casa.

“Questi fatti li abbiamo documentati, Italo è diventato un vero cittadino e ha dato una grande lezione di umanità a tutti”.  Muore d’insufficienza renale il 31 dicembre 2011. Il suo corpo è seppellito nella Villa Comunale e al funerale, tenuto segreto per non paralizzare l’intera città, partecipa Peppe Savà, addetto stampa del Comune e fedele custode dell’amicizia e della storia di Italo.

Storia, che “sarà il più bel film del 2014″  – afferma con convinzione, Giuseppe.  Con un contributo del Ministero della Cultura e soprattutto con le generose offerte degli imprenditori locali, il film su Italo, con la regia di Alessia Scarso sarà sul grande schermo e le sue avventure  verranno  condivise dal grande pubblico, nella speranza che oltre a emozionare, facciano riflettere e modificare il nostro atteggaimento nei confronti di tutti gli animali.

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Una storia corale, allegra, commovente, grottesca e tutta siciliana quella di  Italo, un cane straordinario, capace di dare lezioni di umanità ad un paese intero.


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