Eppure Kate Winslet a me oggi piace: ha fatto scelte sapienti e misurate, ed ha usato quell'incredibile occasione che è stato il Titanic nel migliore dei modi. Anche meglio di Di Caprio, che pure l'ha saputa usare bene.
E’ uscita fuori dai ruoli-clichè e ne ha scelti di diversi e affascinanti, diventando quanto di più simile ci sia a Meryl Streep oggi.
Questo film, questo ruolo, con cui ha vinto l’Oscar, è forse il più affascinante tra quelli che ha interpretato.
Una donna che difficilmente non amerete alla fine, sebbene non si possa certo dire che sia un’eroina o un modello da seguire.
Io, per lo meno, l’ho amata: per le debolezze, per i tremendi errori che non hanno scusanti, per l' orgoglio che stupidamente la rovina.
E più di tutto ho amato il suo minimo, inutile ma importantissimo personale riscatto, che non vi anticipo per non rovinarvi il gusto del film (che è lo stesso motivo per cui ho scelto di postarvi il trailer).
Un riscatto che tanto più mi ha colpita perché parla di una mia grandissima passione, forse la più grande di tutti.
Una passione che rende liberi e dolorosamente consapevoli, che sa migliorarci e consolarci e che dipende quasi interamente da noi (ed è quel quasi a fare la differenza, nel film).
Il più bello dei vizi, la più gloriosa e proficua delle ossessioni: non so perché ancora non ve ne ho parlato ma rimedierò, prestissimo.
p.s. se avete visto il film, o sbirciato il link, ormai è chiaro di cosa sto parlando, ma non rovinate la sorpresa a chi ancora non lo sa nei commenti;)
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