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AAAudiolibro

Creato il 03 aprile 2014 da Davideciaccia @FailCaffe

Con dei numeri costantemente in aumento, il pubblico degli audiolibri sta smettendo di essere quello degli anziani con problemi di vista, dei pendolari e di qualche sapientone, per guadagnare sempre più consensi da parte dei lettori. Ora mancate solo voi.

jannajeanpaul

Per chi pensasse che l’audiolibro è una moda passeggera, velleità dell’industria digitale in cerca di mercati incontaminati, riprendo quanto pubblicato da LaStampa qualche tempo fa dove i dati di gruppi industriali statunitensi dichiaravano che la narrazione audio era diventata improvvisamente un lavoro abbondante e redditizio tale da permettere agli attori una stabilità economica. I motivi per i quali leggere un audiolibro sono almeno due, da argomentare in ordine sparso.

Ci sono un sacco di silenzi durante la giornata che possono fare al caso nostro: stai lavando i piatti, ascolti i rumori dei TG, oppure prendi un tè nel pomeriggio e ne approfitti per farti i fatti degli altri fuori dal balcone… ora è possibile tutto questo mentre si ascolta una lettura di “A ciascuno il suo” di Sciascia, proprio come in una puntata di un poliziesco. Con il passare dei capitoli, le foglie di tè restano sempre più in infusione, diventano amare, mentre i vicini oramai urlano, litigano e tu, che non li consideri affatto, vuoi capire che minchia c’entra il dottor Roscio con l’omicidio. Il tutto godendo la serena luce del pomeriggio che sbatte contro i muri del cortile. Questa storia dei vuoti da colmare non è uno scherzo, la faccenda l’ha presa sul serio pure Land Rover che lo scorso febbraio ha deciso di inserire alcuni grandi classici del novecento riletti da professionisti all’interno delle sue automobili

“La scoperta degli audiolibri ha fatto riemergere in me l’emozione della lettura, nei lunghi viaggi di lavoro in cui posso concedermi momenti impagabili in cui unisco gli spettacoli della natura con il piacere di ascoltare un audiolibro”

Daniele Maver AD Land Rover Italia

Tuttavia, come diceva Sabine Schwietert, la forza dell’audiolibro non è questa: l’audiolibro non è solo un surrogato da poter ascoltare mentre si stende la biancheria. La lettura di un romanzo per un pubblico estraneo è diventata una forma d’arte e comunicazione autonoma.

Come al solito la Germania anticipa tutti sulle nuove tendenze culturali dove già nel 2007 il numero sul mercato superava i 20.000 titoli. Ancora oggi la stazione radiofonica Hessischer Rundfunk classifica le migliori uscite per un pubblico sempre più vasto. La capacità di leggere per gli altri richiede delle abilità non sottovalutabili, chiunque fra noi ha avuto modo di partecipare a quello che sciccosamente chiamano reading lo sa bene.

enrico-robustiKiss-meIo l’ho capito lo scorso Ottobre quando al Circolo dei Lettori c’era Paolo Nori ovvero uno scrittore emiliano bravo a scrivere ma più di tutto bravissimo a leggere. Alla fine della serata mi sono divertito così tanto che ho comprato il suo ultimo libro per 15 euro, fregandomene dello status universitariocheilibrinuovinonselicompra. Finito il libro ci ho pensato su: il modo di scrivere di Nori è senza pretese, divertente e molto scorrevole, però la sua capacità di legger(mi) i libri superava di gran lunga il mio piacere nel leggerlo da solo. Così qualche mese dopo, quando Paolo Nori è tornato a Torino, accanto ai suoi libri in vendita ho cercato gli audiolibri che, guarda te dove siamo arrivati!, ho preferito a quelli su carta.

E’ semplicemente lo stesso modo con il quale certi attori arrivano a toccarci in profondità con la loro recitazione più di quanto la sceneggiatura letta da soli possa fare.

E’ un’esperienza nuova, tutt’altro che banale che consiglio a tutti di tentare. In Italia, uno dei principali protagonisti del fenomeno è la Emons Audiolibri che vanta nel suo catalogo oltre 100 audiolibri fra classici e best-seller, letti da attori di dichiarata fama piuttosto che da professionisti meno conosciuti al grande pubblico. Cercate su internet o scendete in libreria, sperimentate anche voi.


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