Incredibilmente incredibile: ecco come si potrebbe descrivere questo libro. The Help è un romanzo scritto da Kathryn Stockett incentrato sulla figura di alcune domestiche di colore che durante gli anni sessanta lavorano per delle famiglie bianche a Jackson, Mississippi, culla del razzismo, in un periodo in cui Martin Luther King inizia la sua battaglia ed il suo sogno comincia a prendere forma.
Il romanzo è raccontato dal punto di vista di tre narratrici: Aibileen, una domestica afro-americana di mezza età che ha trascorso la sua vita educando i figli dei bianchi, e che ha da poco perso il suo unico figlio in un incidente sul lavoro. Minny, la migliore amica di Aibileen, anche lei domestica con un caratteraccio tale da essere stata più volte licenziata, nonostante il bisogno costante di denaro per mantenere la sua numerosa famiglia. Ed infine Eugenia “Skeeter” Phelan, una giovane ragazza bianca neo-laureata con aspirazioni da scrittrice. Tre donne, tre caratteri diversi, due mondi opposti che si incontrano per non lasciarsi mai più.
Skeeter, dopo la laurea a New York ed il suo ritorno a casa, prende presto coscienza di vivere in uno stato ancora profondamente caratterizzato da segregazione e razzismo, dove le persone di colore sono “quelli” e dove devono essere relegati ben distanti dal mondo perfetto e pulito dei bianchi. Non possono usare il bagno della casa, devono mangiare utilizzando stoviglie proprie, per giunta lontani dal tavolo dove tutta la famiglia si serve e subire ingiuste accuse di furto, perché “è ovvio che loro rubino”. Si rende anche conto che le sue due più care amiche, Elizabeth, presso cui lavora Aibileen, ed Hilly, che ha appena licenziato Minny, non sono migliori di tutto il resto della comunità e piano piano se ne allontana e ne viene allontanata per le sue idee ritenute sovversive. Parte da tutto ciò la sua idea di scrivere un libro che racconti, dal punto di vista delle domestiche, come realmente è lavorare presso una famiglia di bianchi. Ne escono storie positive, e per lo più negative, raccontate alla “signora bianca” in un clima di totale segretezza e terrore delle conseguenze se eventualmente scoperte.
Non vi racconto come finisce e cosa succede alle protagoniste, ma vi consiglio di comprarlo e leggerlo tutto d’un fiato, anche perché non potreste fare altrimenti. E’ un libro dolce, che fa sorridere, che ti fa infuriare e vergognare, che ti fa piangere e che sicuramente ti lascia il segno.
Enrica