Un consiglio: non usiamo più i termini del centro destra – destra, sinistra, estrema sinistra, moderato ed altri – in quanto gli elettori guardano alla capacità di rinnovamento ed alla buona amministrazione e non certamente alle definizioni che servono solo a rafforzare il blocco sociale del centro destra senza risolvere i problemi sociali del paese. Pisapia è un democratico convinto che è stato premiato dagli elettori milanesi e non un estremista. E’ stata più estremista la Moratti con le sue furbizie e non certamente il candidato del centro sinistra.
Ricordo che i grandi cambiamenti sono sempre partiti da Milano e si sono estesi all’intero paese. Occorre impegnarsi per conseguire tale obiettivo per il bene del paese, dei giovani, dei precari, dei disoccupati e per le fasce più deboli che soffrono per la mancata attenzione del Governo.
La risposta del centro destra al secondo turno elettorale?
Il Governo ha avuto tanto tempo per risolvere i problemi sociali ed economici del paese e si impegnato solo a difendere Berlusconi dai suoi processi e, pertanto, in 15 giorni non è in grado di reagire positivamente per il bene del paese.
La variabile indipendente è rappresentata dal terzo polo, il quale non è stato premiato dall’elettorato, ma non può dimenticare di lavorare per l’alternativa a Berlusconi e, quindi, deve osare per il bene del paese appoggiando i candidati del centro sinistra. Perdere oggi qualche voto significa guadagnare credibilità e consensi in prospettiva perché ai cittadini interessa costruire un futuro migliore per l’Italia rispetto ai problemi mai affrontati da Berlusconi.
Un grazie a Pierluigi Bersani ed al suo impegno premiato dall’elettorato. E’ stato capace di conseguire questo successo, superando gli egoismi di partito e pensando agli interessi del paese.