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Abcdario: Elezioni Amministrative 2011

Creato il 17 maggio 2011 da Strippi
Abcdario: Elezioni Amministrative 2011
Le Amministrative sono un voto particolare. Da una parte le ragioni del voto ad un sindaco sono spesso legate alla personalità intrinseca del candidato a prescindere dal partito che rappresenta; dall'alta sono comunque considerate un test nazionale ( e quest'anno dopo le dichiarazioni di Berlusconi lo si percepiva maggiormente) una sorta di indice di gradimento dell'operato del governo.
MILANO
Era il test più atteso ed è quello che ha dato il risultato più sorprendente. Dopo 14 anni di governo il centrodestra rischia seriamente di perdere la sua roccaforte, Pisapia, candidato del centrosinistra, è infatti in vantaggio con il 48% delle preferenze rispetto al sindaco uscente Moratti. Si andrà quindi al ballottaggio in un clima infuocato, con il Pdl in forte imbarazzo visto che lo stesso Berlusconi aveva indicato Milano come una sorta di referendum nazionale sul suo operato. Difficile ora cercare di rialzare la china.
TORINO
Plebiscito per Piero Fassino (centrosinistra) che con il 57% dei voti succede al sindaco "rosso" Chiamparino. Successo importante per il Pd che grazie, soprattutto, ad un candidato forte riesce a mantenere una città economicamente importante
BOLOGNA
Alla fine l'ha scampata. Nonostante le numerose gaffe (sopratutto sportive) il candidato del centrosinistra Merola vince al primo turno diventando sindaco della citta felsinea.Brutta botta per il candidato della Lega che non va oltre il 30%. Exploit incredibile del Movimento 5 stelle che conquista un insperato 10% diventando una realtà importante in chiave locale
NAPOLI
Elezioni strane, quelle napoletane, con un autentica nidiata di liste e di candidati e con un risultato sorprendente.
Si andrà al ballottaggio con in testa il candidato del Pdl Lettieri (intorno al 35%). Assieme a lui ci sarà a sorpresa De Magistris, candidato con l' Idv, fuori a sorpresa il prefetto che correva per il Pd.
Per la  corsa alla carica di primo cittadino sarà quindi ancora più importante che in altre città la scelta delle alleanze visto che Pd e Idv (che in ambito nazionale sono alleate) hanno molti più voti del candidato del centrodestra ma le molte tensioni della campagna elettorale rendono questo matrimonio non così scontato come appare
IN SINTESI
30 comuni capoluogo al voto, 17 già decisi al primo turno con un risultato di 13 a 4 per il centrosinistra, mentre le province che votavano erano 11 e solo 5 si sono decise al primo turno, anche in questo caso in vantaggio per 3 a 2
QUINDI
Tornata elettorale che da delle serie indicazioni al di là di quello che può essere il cianciare dei politici.
-Il Pdl è sicuramente in crisi, la momentanea sconfitta di Milano (manca ancora il ballottaggio) è una dura battuta d'arresto ma anche a livello nazionale si è registrato una perdita di consensi importante. Sotto accusa la linea vittimistica-giustizialista del premier che ha allontana una fetta dell'elettorato moderato.Serve una sterzata forte, sopratutto sui contenuti altrimenti si rischia di innescare un pericoloso effetto domino
-La Lega vince perdendo, nonostante dei risultati abbastanza impensabili alla vigilia (costretta al ballottaggio in due roccaforti del Carroccio come Varese e Novara) dimostra la sua importanza a livello nazionale visto che laddove no si è "sbattuta" per sostenere il candidato della coalizione il Pdl ha floppato (vedi Milano)
-Il Pd esce vincitore da questo primo turno ma diffidate dagli slogan dei capogruppo, non è tutto oro ciò che luccica. Ha tenuto nelle sue roccaforti ed ha ottenuto buoni risultati anche in citta "azzurre" ma più che per meriti propri per demeriti altrui. La sonora sconfitta di Napoli è una macchia che deve far riflettere la strada per il rinnovamento è ancora lunga
-L'Idv può cantare alla vittoria, il ballottaggio conquistato a Napoli vale da solo tutta una tornata elettorale anche se il successo è da imputare più al carisma del candidato (Luigi De Magistris) che alla forza del partito. Si conferma un partito importante all'interno della coalizione di centrosinistra
-Il risultato del Terzo Polo è difficile da decifrare, sospeso tra il flop e la sufficienza. Da una parte, infatti, ci sono i risultati miseri, in alcuni casi tragicomici, del voto delle urne con percentuali spesso intorno al 5%, dall'altra però c'è la consapevolezza di aver dimostrato che i voti di questo tripartito sono fondamentali per la coalizione di centrodestra, che in numerose città è stata costretta al ballottaggio per la mancanza di quelle esigue percentuali andate a Fli e Udc
-Il Movimento 5 stelle è l'unico a poter cantare seriamente vittoria, ottiene risultati prestigiosi attestandosi spesso intorno al 3% con ottimi risultati a Torino (5%) e Bologna (addirittura 10%). Risultato sorprendente che potrebbe proiettare il movimento nato dal comico Beppe Grillo in un ottica nazionale, non è un eresia ipotizzare che potrebbe ripetere l'exploit della Lega Nord, nato come partito locale e giunto fino alle stanze dei bottoni in Parlamento

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