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Abituarsi alla lettura. E' davvero così difficile?

Creato il 28 marzo 2014 da Valentina Orsini @Valent1naOrs1n1

Abituarsi alla lettura. E' davvero così difficile?
Quante volte abbiamo detto:" vorrei tanto leggere un libro, eeeh se solo avessi più tempo".La bugia più a portata di mano che abbiamo, quella del tempo.Eppure basterebbe trovare il giusto compromesso, qualcosa che ci porti a credere che "leggere" non è come una dieta drastica, non è un percorso di rinunce o un male autoinflitto. Avete mai pensato che leggere, potrebbe essere semplicemente una buona abitudine? Beh, più che buona direi. 
A onor del vero, Julien Smith, esperto di social web, prova a suggerire piccoli ma preziosi piani giornalieri, in grado di cambiare il nostro rapporto con la lettura. Non bisogna essere letterati, e non c'è nemmeno bisogno di dilatare il tempo, immaginando che ci è concesso leggere solamente nel corso di una giornata ideale, che so, di 40 ore(?). Il problema fondamentale è la pigrizia. Inutile negarlo. Siamo pigri quando pensiamo che vorremmo leggere un libro, magari andiamo in libreria e ne prendiamo uno, entusiasti e convinti che appena tornati a casa il tempo per aprire quel libro, ci sarà senz'altro. Lo troveremo di sicuro. E invece non andrà così. A me capita di fare avanti e indietro, dalla camera da letto alla cucina, senza nemmeno notare più quel libro nuovo sul comodino. Appoggiato lì, come tutte le cose che passano in secondo piano, quelle destinate a quel tristissimo:"appena ho tempo penso a te".
Ma non devi avere tempo per leggere, devi avere la voglia. Devi sentirne il bisogno e devi immaginare che la tua idea di lettura, somigli esattamente alla più più preziosa delle abitudini che tu possa concederti. E poi diciamoci la verità, quando riusciamo nell'impresa, quando chiudiamo l'ultima pagina di un libro (sul quale stavamo da sei mesi...) ci sentiamo sopraffatti dalla nostra autostima, ci sentiamo fieri, supereroi. Non è così?
Io vorrei pormi un nuovo obiettivo oggi, e vorrei che lo faceste anche voi. A me basta anche solo che ci facciate un pensierino, e ci proviate. Voglio seguire alla lettera quanto dice Julien Smith. Alla domanda "Perché è importante leggere tanto?" lui risponde così:
"Ti fa sentire benissimo. Ti dà una quantità incredibile di idee. Ti aiuta a pensare in maniera più profonda. È meglio della tv e perfino di internet. Ti aiuta a capire il mondo. È il mattone che costruisce l’abitudine di portare a termine le cose. Vabbè, la faccio corta, fatelo e basta.Perché decidere di leggere così tanti libri, perché non semplicemente “leggere di più”? Penso che avere un obiettivo irraggiungibile come un libro a settimana in realtà aiuta. Per fare un confronto, il corpo reagisce con forza alle grandi ferite, e usa molte energie per guarirle. Si cura meno invece delle piccole ferite, e di conseguenza i tempi di guarigione si allungano. Quindi darsi un obiettivo alto ti aiuterà ad affrontarlo con serietà. Questo è il primo punto. Datevi un obiettivo irraggiungibile così da mettervi addosso un po’ di pressione".(Fonte Internazionale)
Ebbene, voglio credere in me, voglio credere che 40 pagine al giorno possano diventare davvero una buona abitudine. Voglio ritrovarla, perché un tempo l'avevo. C'è chi crede che il cinema, un po' non aiuti in questo senso. Perché le immagini ci rendono pigri, ci fanno perdere l'interesse e la pazienza, verso quelle storie scritte e non raccontate per immagini. Chi lo sa se è vero, io non credo sia questo il problema, e non accuserei mai il cinema per aver perso IO,  l'abitudine di leggere tanto, e spesso. 
Dunque avete capito bene. Se riuscite a leggere 40 pagine al giorno, arriverete a una media di 50 libri l'anno. Un libro a settimana. Vi rendete conto? non ci rimane che provare. Io lancio la sfida e vi annuncio subito il primo libro di questo che, sarà senz'altro, il più bel "gioco" della mia vita...
Abituarsi alla lettura. E' davvero così difficile?
E voi, con quale libro pensate di iniziare?
(Perché lo farete, vero?)

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