Abitudini

Le abitudini sono azioni che permettono di mantenere il controllo sul territorio. Una persona abitudinaria innesca routine che gli permettono di svolgere automaticamente, ovvero senza prestare attenzione, la maggior parte delle sue azioni quotidiane.
Più propriamente l'abitudine è ciò che fa smarrire gli occhiali se non li si lascia nel solito luogo.
Ma l'abitudine è una dinamica che fa soprattutto parte dei processi mentali. Per abitudine, in base a schemi neuronali preesistenti, si valutano le persone e l'ambiente intorno a noi, se così non fosse saremmo ancora incoscienti infanti che si lanciano da una finestra senza pensare. Pensare all'effetto delle conseguenze.
Un'abitudine è quindi una conseguenza consolidata, per abitudine reagiamo di fronte alle cose e alle persone, per abitudine scegliamo un programma televisivo piuttosto che un altro, per abitudine leggiamo un quotidiano piuttosto che un manga a colori. Per abitudine otteniamo compensazione, quindi sensazione di soddisfacimento, da certe azioni piuttosto che altre.
Quindi per lo stesso processo anche gli schemi neuronali che utilizziamo sono compensazione e abitudine, allora che cosa accade al sistema endocrino di una persona che abitudinariamente innesca processi ripetitivi su pensieri negativi? pensieri di rabbia, frustrazione, invidia, sofferenza e desiderio di sopraffazione per esempio.
Accade che gli schemi cerebrali a lunga memoria innescati sono legati alla produzione di alcune sostanze endocrine piuttosto che altre. L'eccesso d'adrenalina legata alla tensione dello stress e della paura, per esempio, a lungo andare diventa abitudine fisica a propria volta, sarà quindi il corpo stesso a fare in modo di innescare quei processi che ne verifichino la secrezione. Questo significa che automaticamente anche gli schemi di pensiero connessi vengono attivati.
Ma allora nasce prima l'uovo o la gallina?
A questo quesito la scienza non può ancora rispondere. Si può dire però che ci sono abitudini sane e abitudini che sarebbe meglio controllare, perchè non esiste nulla di più apparentemente innocuo che una piccola abitudine.