Con il termine abuso sessuale si intende “il coinvolgimento in attività sessuali, fisiche o psicologiche, di una persona non in grado di scegliere”:
- o perché sottoposta a costrizione fisica e/o psicologica,
- e/o perché non consapevole delle proprie azioni (ad esempio per via dell’età, di una particolare condizione psico-fisica, etc.)
Sottolineo che l’abuso non comporta necessariamente la penetrazione, già altre forme apparentemente meno gravi sono considerate abuso.
In Italia le statistiche mostrano che quasi il 55% delle donne tra i 14 e i 59 anni ha subito una molestia o una violenza: un dato decisamente preoccupante.
In questo articolo non mi sofferemerò a parlare delle cause, delle conseguenze, delle leggi e degli interventi di prevenzione di ogni livello, su cui peraltro vi è già un’ampia bibliografia. Mi limito tuttavia a segnalarvi questo lavoro “Lupus in fabula”, a mio parere tra i più ampi e completi, che presenta anche una proposta di intervento (con tutti i materiali disponibili gratuitamente) che personalmente ritengo di ottima qualità. Ecco il link.
In questo articolo voglio parlare di come insegnare ai bambini a difendersi da possibili situazioni pericolose e di quali indicazioni concrete dare loro.
Ecco ciò che potete dire ai bambini:
- Hai il diritto alla sicurezza, a stare bene e a non sentirsi agitato (“come quando hai un nodo in pancia, ti batte forte il cuore e sudi”).
- Il tuo corpo ti appartiene, specialmente le parti coperte dalla biancheria intima o dal costume.
- Se qualcuno vuole darti un bacio o una carezza che non desideri puoi rifiutare (regola che vale anche per i parenti).
- Se qualcuno ti fa qualcosa e ti chiede di tenere un segreto, ricorda che ci sono segreti che non vanno tenuti, specialmente quelli che riguardano il tuo corpo o che ti fanno stare male.
- Puoi infrangere le regole ogni volta che sospetti che ci sia una situazione di pericolo, puoi urlare, scappare, picchiare e mentire.
- Raccontami ciò è successo: io ti crederò e non ti sgriderò. Farò di tutto per aiutarti e trovare il colpevole.
- Non parlare mai con persone che non conosci: se ti offrono di fare qualcosa con loro o di andare da qualche parte (per esempio di salire in macchina o di andare in un parcogiochi) corri verso un luogo pieno di persone e chiedi aiuto a qualcuno che conosci, alla polizia (se presente) oppure entra in un negozio.
Ecco inoltre il percorso per educare i bambini a gestire la frustrazione e attivare risporte comportamentali corrette.
Segnalo alcuni alcuni istituti molto importanti, sia per interventi in caso di abuso, sia per la formazione specifica che da anni forniscono agli operatori del sociale (educatori, psicologi, psicoterapeuti, avvocati e medici).
CENTRO DEL BAMBINO MALTRATTATO di Milano;
CISMAI ccordinamento nazionale;
CENTRO TIAMA di Milano;
CENTRO ANTIVIOLENZA ARTEMISIA di Firenze,
CENTRO BAMBINI NEL TEMPO di Roma;
CENTRO TUTELA MINORI PARADIGMA di Torino;
CAF ONLUS di Milano;