Cari amici e care amiche, nell'augurarvi un sereno Natale, per chi lo festeggia, vi saluto con
un articolo a tema. Forse per molti di voi ormai è tardi per una riflessione. O forse no. Avete comprato dei regali per bambini in questi giorni? Siete stati attenti a non favorire il dilagare degli stereotipi? No, perché i bambini, alcuni, potrebbero accorgersene. Altri invece potrebbero accorgersene troppo tardi. La maggior parte non se ne accorgerà mai. Sigh.Tanti auguri!
IL FRATELLO PIÙ PICCOLO VOLEVA UN FORNO, MA IL PRODOTTO ERA PENSATO PER LE RAGAZZINE
Una petizione (online) per il forno unisex
Una bambina convince il colosso Hasbro
Complice un video su YouTube e le migliaia di visualizzazioni induce il produttore a realizzare prodotti per "maschietti"
«Che cosa vorresti per Natale? Un dinosauro e un fornetto», risponde sorridente alla sorella 13enne McKenna il piccolo Gavyn Pope, del New Jersey. Ma il forno in questione, prodotto dalla Hasbro, modello “Easy-Bake”, è disponibile storicamente in America come in Europa solo nei colori rosa e viola. E la pubblicità che lo reclamizza tra un cartone e l’altro alla tv coinvolge solo personaggi femminili. Proprio questa discriminazione nei confronti dei maschi per un gioco che potrebbe, potenzialmente, interessare entrambe i sessi, ha fatto molto arrabbiare la sorella maggiore McKenna che
ha così deciso di sollevare il problema e, per ottenere attenzione, a fine novembre ha lanciato una petizione online.
LA PETIZIONE – In poche settimane, complice il
video di YouTube (che ha raggiunto le 150mila visualizzazioni), la petizione pubblicata sul sito di Change.org ha superato le 45mila adesioni. Nel
testo, l’adolescente del New Jersey chiede espressamente al produttore
Hasbro di ricordarsi anche dei maschietti come suo fratello Gavyn e di produrre un forno giocattolo i cui colori, packaging e promozione siano unisex.
LA RISPOSTA - Proprio la grande risposta da parte degli altri utenti ha convinto la Hasbro a rispondere, invitando la ragazzina nei suoi uffici di Rhode Island, dove con la sua stessa famiglia ha potuto vedere i nuovi colori, nero, blu e argento, del forno unisex che verrà commercializzato già prima della prossima estate negli
Stati Uniti. Oltre alle molte persone comuni,
la petizione di McKenna aveva ottenuto adesioni anche da parte di alcuni grandi chef famosi negli Stati Uniti per aver partecipato a trasmissioni culto come Top Chef, che si erano adoperati e avevano girato video di supporto alla causa della “cucina per tutti”, già da bambini.
STUDIOSI ANTI-DISCRIMINAZIONE – Non è la prima volta che il tema della discriminazione per generi nel campo dei giocattoli tocca le cronache
di tutto il mondo: nel 2011 scatenò un acceso dibattito
un post della neurologa Laura Nelson che chiedeva a Hamley’s, il grande negozio di giocattoli presente nel centro di Londra, di smettere di “segregare” e differenziare con colori e piani diversi i prodotti per femmine e maschi. Per la dottoressa, una tale e spiccata divisione non faceva altro che condizionare i bambini alla discriminazione tra i sessi già in tenera età. Carol Auster, sociologa americana autrice di uno studio sul marketing del giocattolo, rincara la dose sulla responsabilità delle aziende: «Se i responsabili marketing continuano a promuovere giocattoli basati sullo stereotipo di genere, questi stereotipi continueranno a venir perpetrati, proprio perché sappiamo che anche il marketing è parte della socializzazione».
Nel suo studio, che ha preso come esempio il sito di Disney, ha dimostrato come l’85 per cento dei giochi di colore rosso, marrone, grigio e nero sia dedicato ai maschi, mentre l’85 per cento degli oggetti rosa e il 65 per cento di quelli viola sia riservato alle femmine.
UN CATALOGO UNISEX – E proprio nelle ultime settimane, in un Paese in cui le differenze di genere vengono da sempre combattute, la Svezia (si pensi al progetto dell’asilo
Egalia per bambini “senza sesso”), un produttore di giocattoli ha deciso di diffondere il catalogo per gli acquisti natalizi rigorosamente unisex. I prodotti vengono presentati indifferentemente per maschi o femmine, così vi si trova una ragazzina che abbraccia un fucile arancione e un bimbo sorridente che sistema le bambole dentro una casetta arredata di tutto punto, mentre una coppia, maschio e femmina, combatte tra mostri e dinosauri alati. «Non è questione di maschi e femmine»,
dichiara il responsabile della catena, «si tratta di giochi per bambini, tutto qui».
Eva Perasso20 dicembre 2012 | 15:15© RIPRODUZIONE RISERVATA