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Accettazione vs cambiamento

Da Genna78

Accettazione vs cambiamento

Accettazione vs cambiamento
Ciao,
secondo te è più importante cosa è più
importante "accettare" o "cambiare"?
Se sei un appassionato di crescita personale
di certo avrai detto "cambiare" o quasi
certamente. Si perché negli ultimi anni
nel campo della psicologia mondiale sta
avvenendo un cambio di prospettiva, ci
sono sempre più prove che vanno verso
l'accettazione. Lascia che mi spieghi
meglio...
...questo argomento è molto delicato per
cui ti chiedo di seguirmi fino in fondo prima
di farti una "strana opinione". Nel campo
della psicologia così come nella crescita
personale si chiede alle persone di fare uno
o più cambiamenti nella propria vita. Così
ad esempio, uno dei cavalli di battaglia che
accomuna la crescita personale e la
psicologia (di stampo cognitivo)...
...sono le convinzioni. Come è chiaro a tutti
noi agiamo in base al tipo di convinzioni che
possediamo. Per questo se una "convinzione
non è funzionale" si cerca in tutti i modi di
cambiarla. Magari attraverso lunghi esercizi
di analisi personale, oppure attraverso veri
e propri training comportamentali. Dove le
persone vengono spinte a fare azioni buffe
come negli shame attack (per cui sono
stato molto criticato, guarda i commenti).
La situazione è chiara, noti che esiste una
convinzione che non ti piace, qualcosa che
non ti sembra calzare e cerchi di cambiarla.
E' davvero possibile farlo? Si, è possibile!
Sempre? no, niente funziona sempre nel
campo della psicologia, anche se siamo in
un campo molto consolidato. Eppure in
questi anni alcuni approcci innovativi
di psicoterapia hanno provato scoperto
che...
...è possibile migliorare le persone senza
passare dal cambiamento. O meglio senza
dover discutere analiticamente le proprie
convinzioni. In letteratura tutti gli approcci
cognitivi che discutono le convinzioni sono
chiamati "disputing" da disputa. Mi piace
questo termine perché rende bene l'idea
di qualcosa che "combatte" mentre nei
nuovi approcci si tende alla "resa".
Attenzione per "resa" non s'intende una
sottomissione, ma di accettazione attiva
in cui riconosci la tua respons-abilità. La
tua capacità di rispondere a quei problemi
ma scegli di non combatterli, ma invece di
accettarli. Qualcosa di pazzesco ed anche
di contro intuitivo. Nel campo della psico-
terapia questi approcci erano già stati
messi in mostra da molti.
Nel campo della crescita personale anche
ma da poco tempo. E' difficile esprimere il
concetto di "accettazione" senza sembrare
dei guru spirituali,  tuttavia in quei campi
ci erano già arrivati. Accettare è qualcosa
di attivo e non passivo, dove decidi di
abbracciare e andare in contro alle cose
piuttosto che evitarle...un atteggiamento
che viene fuori bene dalla pratica
della meditazione.
"Allora Genna mi stai dicendo che invece
di cambiare devo cercare solo di accettare?"
No, sto dicendo che esiste un'altra via per
migliorarsi ma che in realtà si tratta di due
modalità sistemiche. Infatti se accetti stai
già cambiando, e quando cambi davvero
stai accettando. Insomma si tratta di una
classica dicotomia dialettica, perché la
nostra natura è dialettica.
Volevo dedicare una puntata del podcast
a questa "dialettica" perché la ritengo di
estrema importanza. Vorrei ragionare con
te su questo funzionamento a bilancia,
dove sembra quasi che: più desideri
cambiare e più hai bisogno di accettare
e viceversa.
Fammi sapere che cosa ne pensi e dammi
qualche spunto per la puntata del podcast!
A presto
Genna


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