L’assunzione di acido folico in gravidanza è consigliata dai ginecologi perché questa vitamina del gruppo B contribuisce allo sviluppo del condotto neurale: serve, pertanto, per prevenire la spina bifida, ma anche per limitare il rischio che il bimbo nasca sottopeso. Tuttavia, secondo uno studio, assumere acido folico in gravidanza in quantità eccessive può essere dannoso per il bambino: vediamo perché.
A dichiarare che una eccessiva quantità di acido folico in gravidanza sia potenzialmente pericolosa per la salute del bambino, sono i ricercatori della Facoltà di Medicina dell’Università di Porto e dell’Università Cattolica del Portogallo: gli studiosi hanno effettuato alcuni esperimenti nei topi da laboratorio, scoprendo che un’elevata quantità di questa vitamina sottopone i figli al rischio di obesità e diabete.
Nel corso dell’esperimento, i ricercatori hanno somministrato alle cavie una dose di acido folico venti volte superiore a quella raccomandata: l’acido folico è stato somministrato ai topolini sia durante l’accoppiamento che nel corso della gravidanza. I piccolini sono nati sani, ma nel corso della loro vita hanno sviluppato sovrappeso e basse quantità di un ormone responsabile della regolazione di diabete ed obesità, l’adiponectina.
Lo studio ha anche dimostrato che le conseguenze tipiche dell’eccessiva quantità di acido folico riguardano soprattutto le figlie, e non i figli: pertanto, è molto importante assumere questa sostanza per prevenire problemi come sottopeso alla nascita e spina bifida, purché si rispetti la dose giornaliera consigliata.
Secondo i dati dell’Oms, la dose consigliata è di circa 0,4 mg al giorno: solo le gestanti che hanno una pregressa storia familiare di problemi del tubo neurale dovrebbero assumere una quantità di questa sostanza più elevata, ma sempre sotto stretto consiglio medico.