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Acne – La parola alla makeup artist (ecobio!)

Creato il 01 ottobre 2014 da Ariannarossoni

Questo articolo riguardo la correlazione tra acne e alimentazione (…spesso negata dai professionisti) è probabilmente il più letto del mio sito.
L’acne non è *solo* un problema di pelle: è segno che qualcosa a livello più profondo non funziona bene. Spesso si tratta di squilibri ormonali: qui avevamo visto che la sindrome da ovaio policistico ha tra le conseguenze più diffuse proprio l’acne, e in generale un eccesso di testosterone non ben compensato da altri ormoni determina impurità della pelle. Tra l’altro, questa è la motivazione per la quale persone che facciano uso di GH (ormone della crescita, sostanza dopante usata per accrescere il volume dei muscoli) soffrono di acne. Invece, chi frequenta le palestre e fa ampio uso di integratori proteici può vedere la propria pelle diventare più brutta a causa dell’effetto iperinsulinemizzante delle proteine stesse, peggio ancora se derivanti dal siero del latte.

Grazie all’articolo che vi ho linkato sono stata contattata da moltissime persone -soprattutto ragazze- che, dopo essere passate attraverso tanti dermatologi, endocrinologi e creme antibiotiche, volevano risolvere il proprio problema con un’alimentazione ad hoc. Chi segue bene la dieta ha ottimi risultati nel giro di poco tempo, ma per pulire la pelle in modo più profondo e definitivo bisogna sicuramente cambiare anche i cosmetici utilizzati.
Passare ad una cosmesi naturale, priva di parabeni e di sostanze chimiche che intossicano i pori, è sicuramente una scelta saggia: riconosco che potrebbe far paura smettere di usare prodotti costosissimi che tutto sommato sembrano mascherare bene gli inestetismi, ma credetemi… La vostra pelle ha bisogno di altro!

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Dal momento che tra le mie competenze non c’è quella della make-up artist, ho chiesto aiuto ad una ragazza favolosa: lei è Stella Mongodi, una make-up artist che usa esclusivamente prodotti ecobio. Qui trovate il suo sito: se abitate nei dintorni di Pavia, se volete provare l’esperienza del body-painting o se cercate una truccatrice per il giorno delle vostre nozze, ve la consiglio di cuore. Troverete competenza, solarità e tanta naturalezza!

Personalmente, credo che il passaggio ad una cosmesi naturale sia stata la mia scelta più azzeccata (dopo quella di diventare dietista e adottare un’alimentazione naturale!). Io acquisto spessissimo su questo sito, da quando mi è stato consigliato da una paziente: provate a darci un’occhiata, troverete ottimi prodotti!

Vi lascio ora all’articolo di Stella, sono certa che lo troverete interessante e ricco di spunti per la vostra pelle!
[Cliccate sui nomi dei prodotti per visualizzarli!]

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Consigli di skincare e trucco naturale in caso di acne
di Stella Mongodi
Natural make-up artist
Qui il suo sito e qui i suoi contatti

La pelle è l’organo più grande che possediamo ed è il nostro primo contatto con il mondo; porta su di sé i segni della nostra crescita e dei disordini non solo fisici, ma anche emotivi, che in qualche momento della vita tutti provano.
La pelle a volte può trasformarsi in un grande cruccio: quando per via di qualche stato patologico si presenta tutt’altro che perfetta, liscia e morbida, come ogni donna la vorrebbe.

L’acne può presentarsi in forme diverse e avere diverse cause, la cui diagnosi e cura (perché sì, si cura!) è – e deve essere – sempre appannaggio di un medico specializzato. A tal proposito, lo sapevi che è nata una associazione di dermatologi particolarmente attenti alla eco-dermo-compatibilità dei prodotti che suggeriscono? Si chiama SKINECO ed è stata fondata da una grande dottoressa da poco scomparsa, Riccarda Serri, proprio per sensibilizzare sull’importanza di trovare un punto di contatto tra una dermatologia efficace e la sostenibilità ambientale.

Come la stessa dottoressa Serri spiega nelle sue utilissime dermoschede (qui), anche una corretta routine quotidiana può fornire un supporto importante, in primo luogo per non peggiorare una situazione già difficile e secondariamente per potenziare al massimo gli interventi medici -centrali o localizzati- che il dermatologo propone.

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L’idea di base che guida ogni scelta è non aggravare la situazione infiammatoria.
Questo comporta, in concreto, prestare attenzione ad alcuni punti:

- Un detergente non aggressivo.
La sensazione (e l’aspetto, ahimè) di untuosità che di solito è correlata all’acne a volte spinge a scegliere detergenti molto sgrassanti, che danno un sollievo momentaneo. Per una pelle, però, già molto provata e irritata, intervenire in modo drastico sul film idrolipidico produce il cosiddetto effetto rebound: invece di alleviare l’infiammazione, la peggiora e l’unico risultato alla lunga è ancora più sebo. 
Un buon detergente, invece, che pulisce per affinità (grasso verso grasso), è l’olio: puoi provare l’olio di riso (biologico, spremuto a freddo, come questo) oppure, come spesso consigliato dalla dottoressa Pucci Romano, l’olio Pure Clean di Latte&Luna (qui), indicato per tutti i tipi di pelle, ma soprattutto per quelli che hanno bisogno di una detersione gentile. Una buona alternativa è costituita dalle acque micellari (se sostituisci il cotone con pannetti di microfibra o bamboo, oltre ad inquinare di meno, combini al prodotto una pulizia meccanica delicata) oppure dalla konjac sponge (ne esistono versioni diverse, tra cui una, quella nera, studiata appositamente per pelli impure e acneiche perché contiene agenti antibatterici). Ricordati di sciacquare sempre accuratamente tutto ciò che utilizzi per il viso, in modo da limitare la proliferazione batterica.

- Una crema lenitiva ma leggera.
A meno di allergie specifiche, la calendula è un ottimo attivo perché contribuisce ad alleviare l’infiammazione, così come il gel d’aloe. Attenzione alle creme che contengono siliconi, perché isolano la pelle peggiorando la situazione. La Dottoressa Serri suggerisce anche una pasta all’ossido di zinco per la notte (di giorno è troppo pesante), la stessa che si usa sulla pelle infiammata dei bambini. Non farti tentare da Penaten o altre creme simili perché contengono tutte paraffine e oli minerali! Attenzione anche alla presenza di profumo nelle creme.

- Impacchi periodici con l’argilla.
L’argilla, come tutti i prodotti cosmetici del resto, non è adatta a tutti: per alcuni tipi di pelle può risultare troppo aggressiva. L’unico modo per saperlo è provare su una piccola porzione del viso: basta mescolare un cucchiaio di argilla (di solito quella bianca è considerata più delicata, si acquista in erboristeria) con un po’ di acqua, fino a creare una pasta densa, aspettare 10/15 minuti e poi rimuovere con acqua tiepida e, eventualmente, l’aiuto del solito pannetto. Ricordati di non aspettare che la maschera secchi del tutto, perché in quel caso l’azione diventa troppo forte per una pelle che ha bisogno di cure delicate!
Alcune persone hanno trovato benefici nell’aggiungere piccole quantità di olio essenziale di melaleuca (Tea Tree oil), olio di neem o manuka, che hanno tutti proprietà antibatteriche e antisettiche, alla propria crema o alle maschere. L’importante con gli oli essenziali è usarne sempre quantità molto piccole (una goccia di Tea Tree nella maschera, per esempio), non utilizzarli puri direttamente sulla pelle e fare prima una prova di tolleranza su una zona piccola: ti assicuro che non vuoi scoprire che il Tea Tree non fa al caso tuo dopo averlo spalmato generosamente sull’intero viso… 
La malaleuca e la manuka pura hanno un odore molto penetrante: aggiungete un paio di gocce dei loro oli essenziali alla crema che applicate la sera, ma non a quella del mattino. Esistono anche distillati di malaleuca o manuka da usare al posto del tonico viso, o creme a base di questi ingredienti: ad esempio qui.

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- Un trucco leggero.

So bene che la tentazione sarebbe quella di coprire il tutto con una mano di stucco, ma un utilizzo eccessivo e quotidiano di fondotinta molto coprenti e correttori pesanti (che inevitabilmente contengono siliconi, oli minerali etc) non è una buona soluzione. Oltre tutto, e qui parla la makeup artist, dal vivo i mascheroni spesso si notano ancor più del difetto che stiamo cercando di coprire. Il danno e pure la beffa! Penso che sia capitato a tutte di cercare di coprire un brufoletto e trovarsi con pellicine super visibili, un alone più chiaro, la sporgenza ancora più evidente… Quindi, che fare? Ecco la mia proposta permettere pace tra salute ed estetica:
- Scegliere un fondotinta naturale dalla formulazione leggera e per pelli grasse (una BB cream, per esempio, come quelle di So’ Bio che contengono molta silice e quindi sono opacizzanti, oppure un fondotinta minerale. Non temere, se applicati correttamente i fondotinta minerali possono essere molto coprenti: io li uso sopra il correttore per nascondere addirittura i tatuaggi! Il metodo che preferisco per applicare il fondo minerale è con la spugnetta Beauty Blender umida).
- Abbinare il fondotinta ad un correttore analogo (i miei preferiti sono Couleur Caramel e Nabla. Attenzione al correttore verde, che viene propagandato come panacea per gli arrossamenti ma che se mal dosato produce aloni davvero poco gradevoli alla vista! Se scegli di tentare, applicalo con la punta di un cotton fioc).
- Distrarre l’attenzione dalla pelle! Scommetto che, nel tuo concentrarti sulle cose che non vanno, ti sei dimenticata di avere degli occhioni da urlo oppure le labbra ben disegnate, un sorriso ammaliante e ciglia degne di un cerbiatto. Trova il tuo punto forte e lavora su quello! Che sia uno smokey eye oppure un rossetto decisamente coraggioso, invece di cercare di spazzare i difetti sotto il tappeto o di nasconderti dietro una frangiona anni ’80, concentra gli sforzi altrove e vedrai che le cose andranno meglio.

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