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Acqua marina come carburante: la ricerca made USA

Creato il 10 aprile 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online
Acqua marina come carburante: la ricerca made USA apr 10, 2014    Scritto da Matteo Rinaldi    Ambiente, Attualità, News, Scienza 0

Acqua marina come carburante: la ricerca made USA

Usare l’acqua marina come carburante? Non è più fantascienza.
Gli scienziati della marina militare americana hanno annunciato con soddisfazione di essere riusciti a trasformare semplice acqua marina in carburante per le navi da guerra.
Una buona notizia per il pianeta, perché le navi potrebbero fare a meno del petrolio, ma anche una buona notizia per l’esercito americano, che non verrà più rallentato dai rifornimenti in alto mare, lunghi, costosi e pericolosi.
A sperimentare questo innovativa risorsa è stata la statunitense.
Grazie a un processo chimico gli scienziati sono riusciti a separare la CO” e l’idrogeno presente nell’acqua di mare. Le due sostanze ricavate in questo modo sono proprio quelle necessarie a produrre gli idrocarburi, la base di composti come metano, butano, propano ecc.

Solo nel 2011, la marina americana ha consumato quasi due milioni di tonnellate di carburante. Con il nuovo processo, si potrebbe ottenere cherosene al prezzo di 3-6 dollari al gallone. Un gallone di petrolio costa oggi circa 2,5$ (fonte Wall Street Italia).
Gli scienziati si dichiarano soddisfatti del risultato raggiunto. Il carburante ricavato in questo modo ha lo stesso aspetto e addirittura lo stesso odore del cherosene tradizionale.
“Per la prima volta – ha commentato la ricercatrice Heather Willauer – siamo stati capaci di mettere a punto una tecnologia per catturare in modo simultaneo la CO2 e l’idrogeno contenuti nell’acqua di mare, facendone un carburante liquido. E’ un passaggio molto importante”

Non solo: è già stato messo alla prova in un test.
I ricercatori sono riusciti a far decollare un velivolo utilizzando proprio questo nuovo composto. Inoltre, aerei e navi attualmente in commercio potrebbero già utilizzarlo senza apportare modifiche ai loro sistemi di carburazione.
La marina militare statunitense ha però specificato che dovranno passare almeno altri 10 anni prima che la produzione del nuovo carburante possa avvenire a bordo delle navi con facilità.

Nuova epoca verde in arrivo o prossimo assalto al mare?

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