La lettera che segue è scritta dal comitato di Cavenago D’Adda (Lodi) con un garbo e una chiarezza alimentate probabilmente da problemi annosi, fastidiosi, al limite della sopportazione, vissuti però lottando civilmente. Non solo la discarica raggiunge dimensioni enormi, ci si mettono anche le fogne che si invertono col depuratore (!!!), e poi i rubinetti e le docce che riversano acqua marrone. A questo punto non c’è che da apprendere la lezione di serietà, tenacia e pazienza del comitato. Ma quante ne devono sopportare gli abitanti di Cavenago? Non resta che leggere!
La ‘Casa dell’Acqua’ o ‘L’acqua del Sindaco’, e’ una piccola struttura dove viene erogata gratuitamente o quasi, acqua potabile microfiltrata o meno, con elevato grado di sicurezza e controlli. Sono strutture che esistono gia’ in molte piccole o grandi realta’, e molte sono in divenire per ogni dove.
A Cavenago D’Adda, questo progetto (come altri riguardanti la qualita’ di vita e la salvaguardia ambientale) non pare abbia incontrato l’entusiasmo della stessa popolazione, oltre che degli amministratori eletti .
Forse il timore di dissipare il presunto ‘tesoretto’ derivante dalla forzosa convivenza con la famigerata discarica, forse la diffidenza verso il ‘nuovo’, chissa perche’, ma questo adesso non ci riguarda.
Quello che ci riguarda, (compresi i difensori dello status quo), sono invece i sempre piu’ frequenti episodi di ‘acque sporche’ , che con imprevedibile frequenza, si succedono ormai da diverso tempo.
Gia’ perche’ un conto e’ non avere la ‘Casa dell’Acqua’ in paese, ed essere tutti un po’ piu’ poveri di servizi e comodita’, un conto invece, che si possa almeno bere un bicchiere d’acqua buona dal rubinetto di casa (come ci dovrebbe essere assicurato dall’ASL) !
Invece no.
Attenti dunque, all’acqua torbida che viene fuori dal rubinetto o dalla doccia, che lascia i suoi depositi (calcare?, metalli?, terra? chissa cosa) nelle serpentine delle vostre caldaie e lavatrici, nei termosifoni, nelle condutture. Attenti a strofinarvi gli occhi con quell’acqua, della quale in realta’ non sappiamo niente.
Sappiamo invece, che durante l’ultima ‘acqua sporca’ , qualche giorno fa, la ditta SAL che si occupa della manutenzione della vetusta rete idrica di Cavenago, risalente alla metà degli anni 50, ha messo una pezza, ma alla domanda su cosa e perche’ fosse successo, hanno alzato le braccia impotenti.
In qualita’ di Comitato No Ampliamento Discarica e di cittadini, ci siamo occupati, senza demordere, principalmente dell’infausta discarica che tutti conoscono, ma il nostro statuto contempla , ovviamente, oltre alla tutela ed il rispetto dell’Ambiente, anche alla salvaguardia della salute pubblica, e alla qualita’ di vita del nostro povero territorio.
Non possiamo quindi che rivolgere ai nostri amministratori e agli Organi competenti le domande che molti si pongono:
1) Cosa succede nelle tubature dell’acquedotto di Cavenago?
2) Quali sostanze si riversano episodicamente nelle acque potabili? Di sicuro, nei giorni quando l’acqua si tinge di marrone, potabile non dev’essere, e sinceramente, chi vorrebbe usarla per cura della persona, quando gia’ il suo aspetto la sconsiglia perfino per innaffiare l’orto?
3) Da cosa dipendono questi accadimenti? E’ vero che l’impianto idrico risale agli anni 50′ del secolo scorso e non ci si e’ mai preoccupati piu’ di tanto nel mantenerlo?
4) Cosa e’ necessario fare ADESSO , al di la’ di tutte le possibili polemiche e inevitabili, onnipresenti scaricabarile che non ci interessano, per far tornare Cavenago nel novero dei comuni dov’e’ perfino possibile bere un bicchiere d’acqua senza finire al pronto soccorso?
Non si puo’ sempre fare lo struzzo. Qualcuno avrebbe gia’ dovuto porre rimedio e informato la gente, ma non e’ mai troppo tardi….
Speriamo che coi chiarimenti, non vengano fuori anche degli scheletri in cantina, come ad esempio l’annoso problema dell’incrocio fra acque nere e acque bianche , (in pratica, in paese, Zona Artigianale PL 2, si scaricano nella roggia le acque che dovrebbero andare al depuratore e viceversa…..) Eppure, le Istituzioni dovrebbero gia’ esserne a conoscenza, dopo l’ingiunzione di un Pubblico Ufficiale nella persona della Dott.ssa Cesari Erminia che ha svolto l’incarico di Commissario Straordinario dal 02 Luglio 2002 al 27 Maggio 2003, che NELLA RELAZIONE SULLA GESTIONE COMMISSARIALE DEL COMUNE DI CAVENAGO, prontamente contestava ed invitava il direttore dei lavori a procedere all’adeguamento della rete fognaria come da progetto.
Sono passati anni, si penso’ ad un ‘accrocchio’ con due pompe idriche all’uscita del paese, per incanalare i flussi alle loro rispettive destinazioni, ma evidentemente, si scelse di non fare piu’ nulla, e tenere le porcherie sotto al tappeto….
Qualcuno ci spieghi, per favore, abbiamo sete di verita’ e pare che da queste parti faremo fatica a dissetarci…..
Il Comitato No Ampliamento Discarica
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