ieri varie attività.
fra le quali comprare altre cose per la cucina (sta diventando una roba spaziale, aprirò un ristorante!) e un regalo per il compleanno di christin.
compleanno festeggiato alla grande.
a casa sua (bellissima casa di ciofane rakazza teteska precisa ma dolcissima) con una allegra tavolata.
sono molto rare le occasioni nelle quali scopro che anche in germania si può mangiare qualcosa di buono.
quindi mi ricorderò della tavola imbandita di christin, con tante verdure condite senza salse misteriose, con pomodori secchi, olive, pollo, guacamole e insalata caprese.
mi direte: ma non sono ricette tedesche! esatto. per quello erano cose buone! ;)
una serata nella quale fra l’altro ho confermato la mia teoria sulla “kinder” e i tedeschi. (vedere post di qualche giorno fa).
una ragazza mi ha porto una scatola di varie trogolezzine kinder, mini kinder cereali, mini kinder bueno e mini kinder barretta (quella più latte meno cacao, che ci sarà poi da vantarsene?!) dicendomi “vuoi? li conosci?”
e io, serpe, che non aspettavo altro: “ah grazie, sì sì, li conosco, ci sono cresciuta, sono italiani!”
mi ha guardato come una pazza e io non ho fatto altro che alzare il coperchio e mostrargli la parolina “ferrero” tronfia di patriottismo dolciario-trogolezzo.
dopo questo bello scambio di informazioni ci siamo messi a giocare a “activity” che non so come mai ma è un gioco che mi riesce.
in tedesco.
si devono mimare, disegnare o spiegare parole che generalmente, come vuole la sacra tradizione tedesca, sono composte da altre due o tre parole, quindi anche se uno lì per lì non sa il significato finale (a volte son dei giri concettuali un po’ pindarici) basta che indovini le parole “base” e le metta nell’ordine giusto.
sono riuscita a mimare: Rauchenhüsse (la tosse del fumatore, era facile, va bene, era facile), Adlerauge (occhio d´aquila) Heckenschütze (cecchino), e altri che non ricordo.
ho disegnato: Schutzhaube (cofano della macchina), Europapokal (coppa europa), Spiegelbild (l ´immagine dello specchio) e varie altre amenitá.
sono contenta di aver indovinato “oculista” (Augenartz) e un paio di altre che non mi ricordo piú.
e credo di non ricordare molto per colpa della quantità di amaro ramazzotti (meglio l’amaro che l’eros, ma non prendetela come regola generale!) che ho ingurgitato e che da ieri sera alle due e mezzo (dovrei dire forse allora “da stamattina”) si rifiuta di abbandonare il mio sistema digerente inquinandone ogni luogo.
così imparo a fare la pervertita con gli amari.
sono leggermente nauseata stamani…
qualcuno ha un caffè forte?
a proposito di caffè: il regalo per christin è stato composto da tazzine da caffè insieme a un prezioso pacco di caffè equo e solidale della ‘oppe, regalato contestualmente alla moka da quattro che gli ha preso stephan.
vediamo un pochino se si riesce a educare sti tedeschi a bere caffè fatto per il verso!
ps: fra i tag consigliati c’era “eros” ovviamente ce l’ho messo, vediamo se arriva qualche matto! eheheheh!