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Ad Algeri (Algeria) si continua a lavorare per il processo di pace in Mali

Creato il 03 giugno 2015 da Marianna06

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Prosegue il processo di pace maliano, dopo la firma degli accordi di pace lo scorso 15 maggio a Bamako. “Non è una riapertura delle discussioni”, ha ammonito Arnauld Akodjenou, “rappresentante speciale aggiunto” della missione delle Nazioni Unite in Mali (Minusma). Di fatto però, ad Algeri, dove l’accordo era stato stilato, sono presenti sia una delegazione governativa (guidata dal ministro degli Esteri Abdoulaye Diop) sia i rappresentanti del Coordinamento dei movimenti dell’Azawad (Cma).

Quest’ultima coalizione, che raggruppa le principali sigle ribelli – a dominante tuareg – attive nel nord del paese, aveva aderito solo “in linea di principio” all’accordo, disertando la cerimonia per la firma ufficiale. La richiesta alle autorità era stata appunto quella di nuove trattative sul documento. Le distanze tra le parti erano grandi soprattutto sullo status da attribuire alle regioni del nord, per cui i ribelli chiedevano almeno l’autonomia, mentre l’accordo prevedeva la costituzione di assemblee locali.

Essendo ufficialmente in discussione – oltre alla firma ufficiale dei ribelli –  solo “l’applicazione” del documento, tuttavia, il nodo delle discussioni sembra essere diventato la località di Menaka, dove nelle ultime settimane scontri tra Cma e un gruppo di milizie (la cosiddetta Piattaforma) filo-governative hanno portato a una rottura del cessate il fuoco dichiarato nelle regioni settentrionali. Una situazione di fronte a cui la Minusma esprime “viva preoccupazione”, come si legge in un comunicato della missione.

La forza Onu ha condannato inoltre i frequenti attacchi di cui è stata oggetto, due dei quali (avvenuti rispettivamente il 25 e il 28 maggio) sono stati rivendicati nelle ultime ore da al-Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi). A dare la notizia è stata l’agenzia mauritana Al-Akhbar.

 

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                             a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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