Ad averci anche gli strumenti

Creato il 14 marzo 2012 da Fabio1983
Un mio amico che vive a Edimburgo da circa tre anni è a Roma in questi giorni per un concorso in uno di quei posti che magari a entrarci. Non è che gli vada male in Scozia, tutt'altro. Lavoro a tempo indeterminato, paga buona, tutele garantite. Ma è qui lo stesso "per non lasciare nulla di intentato", dice. Però non è affatto convinto di abbandonare Edimburgo, sempre che riesca a superare il concorso per quel posto che magari ad avercelo. Lì, mi spiegava qualche giorno fa, si sente a casa, lì ha trovato la sua dimensione, lì si è emancipato. A Edimburgo è semplicemente se stesso. L'ultimo studio del Censis conferma l'italico trend a puntare tutto sul sostegno familiare, laddove la famiglia è sì un valore, ma non può essere allo stesso tempo una perpetua forma di sostentamento. La cultura familistica tipica del nostro Paese ha forse condizionato persino l'operato della classe dirigente che non ha mai avvertito l'esigenza di riformare il welfare - se non a crisi economica avvenuta - facendo ricadere l'intero peso di una generazione su padri e madri. L'Italia è un Paese in spaventoso ritardo rispetto a molti partner europei, un Paese che ha rinnegato lo spirito di sacrificio che lo ha reso grande in epoche passate. È un Paese, soprattutto, che non offre alternative: o si è cervelli in fuga o si è bamboccioni. Una terza via non esiste. Ecco, io credo che sapersi rimboccare le maniche - il suggerimento di molti in un momento di disoccupazione giovanile a livelli record - non sia motivo di crescita esclusivamente individuale, bensì collettivo. Si possono fare tante cose oltre a comprare un biglietto aereo o a partecipare ad un concorso per quel posto che magari ad avercelo. Ad averci anche gli strumenti, però.

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