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Addicted to Internet: la dipendenza dal poker on line

Da Dher

Addicted to Internet: la dipendenza dal poker on line

Il fenomeno da dipendenza dai giochi d’azzardo on line, in particolar modo dal poker, rappresenta la naturale evoluzione dalla dipendenza dalle macchinette elettroniche che si possono trovare in qualsiasi bar italiano: quella specie di jukebox in cui si inizia ad inserire un’innocua moneta da 50 centesimi e si finisce per sperperare tutto lo stipendio.

La caratteristica tutta italiana di cercare sempre soldi facili ha favorito nel nostro paese (come in nessun altro paese del mondo) la diffusione di centinaia di siti internet che invitano ad accedre alle tante virtual room dove in cui si gioca a poker con la stessa semplicità con cui in passato si messaggiava nelle vecchie chat room.
L’unica differenza è che in questo caso ci vanno in mezzo dei soldi. E non pochi.

Il sistema è molto semplice: si clicca su uno fra i milioni di link presenti in rete, magari su uno pubblicizzato da personaggi noti dello spettacolo o dello sport, si attiva in pochi minuti una iscrizione e si apre un conto corrente virtuale sul quale versare i soldi per partecipare alle varie partite; alcuni siti regalano addirittura un gettone d’ingresso per cominciare a giocare.

La meccanica del gioco è estremamente accattivante poichè ci sono tornei e sfide singole, classifiche giornaliere, mensili ed annuali e molto spesso si gioca contro avversari del tutto sconosciuti nascondendosi dietro un avatar.
Così, nella maggior parte dei casi si finisce per giocarsi casa ed automobile senza conoscere il tuo avversario.

Premesso che non v’è nulla di illegale nel poker “dal vivo”, giocato tra amici e magari senza rovinarsi le finanze, mi chiedo come si possa credere che questi siti siano veritieri..
Il punto di forza del grande giocatore di poker è quello di essere una specie di genio matematico in grado di calcolare le probabilità con cui uscirà quella determinata carta che lo farebbe vincere: dal vivo ciò è possibile semplicemente confidando nella correttezza del mazzo e nelle proprie doti di calcolo ma come si fa a credere che l’estrazione delle carte dal mazzo virtuale non sia regolata da algoritmi preimpostati per svuotarvi le tasche?
Questo non lo si capirà mai, forse, ma quello che è sicuro è che ci piace abusare senza alcun riguardo di qualsiasi servizio, sia esso un social network, sia un gioco on line.
Internet, nelle nostre mani, sta diventando una bomba ad orologeria.


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