Si è spento nella sua casa nel centro storico di Bisignano, paese in provincia di Cosenza, all’età di 84 anni, il maestro Vincenzo De Bonis. Ultimo rappresentante di una famiglia di artigiani che da secoli si occupano di liuteria, divenuti famosi in tutto il mondo per l’apprezzata produzione di strumenti musicali a corda. Con lui se ne va un pezzo di storia e di cultura: “Mastru Vicianzu”, come veniva chiamato dai suoi compaesani, era una persona umile e meticolosa e con il suo lavoro ha fatto conoscere e ha portato in alto il nome del paese di Sant’Umile.
Fu iniziato, insieme al fratello Nicola, dal padre Giacinto alla produzione di chitarre e mandolini e ai segreti più profondi dell’arte della liuteria. Fin dal 1700 la famiglia De Bonis ha costruito strumenti musicali caratterizzati da un suono particolarmente dolce, grazie ad una combinazione di elementi tra i quali resine e legni pregiati. Sono molti gli artisti che, nel corso dei secoli, si sono recati personalmente a Bisignano per commissionare la realizzazione di strumenti unici al mondo dalla famiglia De Bonis. Nella bottega, situata nel rione Giudecca, il maestro Vincenzo De Bonis ha realizzato strumenti per diversi artisti, tra i quali il cantante di Polignano a Mare, Domenico Modugno, Angelo Branduardi e i fratelli Bennato, Eugenio ed Edoardo.
Ma, fortunatamente, la bottega della famiglia De Bonis è in ottime mani: la tradizione liutaia è portata avanti dalla nipote dei fratelli De Bonis, Rosalba, specializzata nella realizzazione di chitarre battenti, avviata all’arte liutaia proprio dallo stesso zio Vincenzo, oltre che da altri giovani bisignanesi come Andrea Pontedoro e Francesco Pignataro.
A Bisignano, paese di Sant’Umile, nascerà a breve il Museo della Liuteria, dedicato proprio a Vincenzo De Bonis e alla sua famiglia. A tal proposito, poco tempo fa il Maestro liutaio aveva donato al Comune tre delle sue opere, quali una chitarra classica in acero, una chitarra battente ed un violino, che verranno esposti nel museo quando sarà aperto.