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Addio Cesare Rubini, cuore Olimpia

Creato il 08 febbraio 2011 da Basketcaffe @basketcaffe

cesare_rubiniI più giovani non se lo ricorderanno di certo, è nato nel novembre del 1923, ha giocato fino al 1957 e ha smesso di allenare nel 1973, è stato dirigente della FIP fino al 1991, da quel giorno è diventato presidente onorario dell’Olimpia Milano, e proprio a Milano è stato senza dubbio un’icona del basket (ma non solo) e anche i giovani lo conoscono: stiamo parlando di Cesare Rubini, scomparso questa notte all’età di 87 anni a causa di complicazioni di una broncopolmonite.

Entrato a far parte della squadra milanese nel 1941, l’anno in cui si diploma, non ne uscirà più e sia come giocatore sia come allenatore non avrà nessun’altra bandiera. Nel 1947 assume il ruolo di allenatore-giocatore dell’Olimpia Milano, a dimostrazione di una grande intelligenza, e da li a pochi anni inizia a fare la storia della pallacanestro italiana oltre che dell’attuale Armani Jeans. Dal 1949/50 al 1953/54 vince 5 scudetti come giocatore-allenatore, nel 1956/57 vince l’ultimo sul campo, appende le scarpe al chiodo e si dedica solamente al ruolo di coach: per Milano arriveranno 8 scudetti in 10 anni, a cui si deve aggiungere la coppa dei Campioni nel 1965/66, le due coppe delle Coppe (1970 e 1971) e la coppa Italia 1972, quando arriva anche il suo ultimo titolo nazionale.

cesarerubini
In questi anni realizza anche uno straordinario primato con un record di 322 vittorie e 28 sconfitte, e in totale sulla panchina di Milano, Rubini ha vinto 488 incontri! Le vittorie europee, inoltre, sono i primi successi della storia per una squadra italiana in campo internazionale.

Con la Nazionale vince l’argento europeo a Ginevra 1946 e partecipa agli europei di Praga, Parigi e Mosca.
Anche come dirigente della Federazione Italiana Pallacanestro (FIP) a partire dal 1976, Cesare Rubini dimostra le sue capacità manageriali, portando la federazione stessa ad un importante ruolo internazionale. Come responsabile della nazionale, partecipa all’argento alle Olimpiadi di Mosca del 1980, all’oro agli europei di Nantes del 1983, all’argento agli europei di Roma del 1991, ed anche al bronzo degli europei di Stoccarda del 1985.

Nel 1994 viene inserito nella Basketball Hall of Fame, primo italiano ad entrarci, per il suo ruolo avuto sia come giocatore, sia come allenatore, sia come dirigente, capace di portare l’Italia in alto a tutte le competizioni.

Da notare come Rubini fosse anche un grandissimo pallanuotista, inserito nel 2000 nella International Swimming Hall of Fame, la Hall of Fame internazionale degli sport acquatici (unico atleta al mondo inserito nella Hall of Game di due sport), grazie ai suoi grandi successi anche in questo campo: oro alle Olimpiadi di Londra 1948, bronzo olimpico a Helsinki 1952 e bronzo agli europei di Torino 1954. Anche nella pallanuoto Rubini sarà allenatore-giocatore e conquisterà 6 titoli italiani con la Canottieri Olona di Milano, la Rari Nantes di Napoli e il Camogli. Disputerà inoltre 84 incontri con la Nazionale, 42 dei quali in veste di capitano.


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