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Addio librerie...

Creato il 21 gennaio 2013 da Narratore @Narratore74

Addio librerie...
In questi giorni, in una delle rare occasioni in cui ancora guardo la Tv, ho avuto modo di vedere un servizio al telegiornale che parlava della chiusura di alcune fra le più importanti librerie milanesi. Quindi ho seguito l'istinto e dopo alcune ricerche mirate sono arrivato a tristi conclusioni: le librerie chiudono davvero…
E grazie, direte voi. Ormai è un fatto risaputo, no? Avete ragione, di questo passo non rimarrà nulla, se non store megalitici in cui trovare libri sarà un'impresa degna di Frodo e compagnia bella.

Ancora domande, ancora editoria...

Ma perché chiudono? Questo è ciò che mi domando sempre più spesso. Perché se è indubbio che da un lato l'editoria classica sia in crisi, è vero anche che un lettore forte non si accontenta della versione patinata o di negozi che fanno dello sfarzo il loro punto di forza. Un lettore vuole calore, vuole competenza e passione, tutte cose che in una Mondadori o una Feltrinelli (tanto per citarne due) sono impossibili da trovare.
Ricordo ancora, quando ero un ragazzino, che nella città in cui vivo esisteva una piccola libreria in centro, decisamente imboscata ma caratteristica, accogliente, gestita da un ragazzo che aveva una parola per tutto e una conoscenza (almeno ai miei occhi) abissale. Ebbene, da lui ho acquistato praticamente tutta la mia libreria, fino ai sedici anni, e tutto grazie al suo saperci fare, all'ambiente discreto ma confortevole e a tanti fattori che sarebbe riduttivo metterli per iscritto.
E ora non c'è più…

Addio librerie...

Immagini come questa diventeranno rare...


Ovviamente io leggo ancora, acquistando online piuttosto che in libreria. Ma sento la mancanza di quel calore, di quella disponibilità.
Sempre seguendo il servizio di cui vi parlavo poco sopra, pare che uno dei problemi sia proprio il costo degli affitti: troppo cari per permettere ad una libreria, di questi tempi, di sopravvivere. E così, quelli che possono, si trasferiscono in periferia, abbandonando sedi storiche e posizioni di rilievo.
Fermo restando che sono dell'idea che questo, almeno sulla carta, non dovrebbe rappresentare un problema (i clienti, se soddisfatti, tornano), mi chiedo cosa accadrà se nel prossimo futuro, come sembra, il digitale assorbirà ulteriori fette di mercato. Perché esiste una legge mai scritta che obbliga chiunque faccia commercio, ad adeguarsi ai tempi. È semplice: ti adegui, sopravvivi. Non lo fai, soccombi. È spietato… È ingiusto, a volte… Ma è così.
Addio librerie...

Ovunque si sente dire che il libro non sparirà e di questo ne sono convinto, anche se è idea di molti che quelli che rimarranno fedeli al formato cartaceo saranno perlopiù testi scientifici e la manualistica. Ma questi da soli basteranno a tenere in piedi una libreria? Mmmh, la vedo dura… E non perché non esista mercato, anzi, ma per il semplice fatto che anche questo passaggio potrebbe venir soppiantato dalla vendita online, più veloce, diretta, immediata e accessibile dal salotto di casa propria.
Il mondo cambia, cambiano le sue regole e i suoi dettami. Anche questo è un dato di fatto. Si fa spazio, si elimina il vecchio per fare posto al nuovo, perché non poter ipotizzare un negozio in cui poter acquistare i propri libri in digitale, magari gestito da un bibliotecario che ne sa, che fosse in grado di argomentare ciò che vende, di consigliare e accompagnare con mano il lettore… Lo so, sembra utopico, ma sognare non fa male e soprattutto, non costa nulla. Oppure finiremo tutti come la striscia qui sotto...
Addio librerie...

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