1975: L’histoire d’Adéle H. di François Truffaut
uscita francia: 8 ottobre 1975 uscita usa: 22 dicembre 1975
Pluripremiato e grande successo ai bottegini, ma…
Assurdo, ma veramente accaduto quanto ci viene raccontato nel film (1). Il problema è che regia e sceneggiatura dovrebbero avere, tra l’altro, il compito di rendere «credibile» l’«assurdo» ma non pare che in questo caso la cosa si sia realizzata. Colpa forse anche di una bellissima Isabelle Adjani particolarmente monocorde.
Meravigliosamente fotografato, con una sopraffina ricostruzione storico-ambientale e una colonna sonora efficace (mai invasiva, interviene solo nei momenti opportuni), Adele H, una storia d’amore difetta nel contenuto. Non riusciamo proprio ad appassionarci alle vicende di una donna (2) che appare “invasata” fin dalle prime scene, un personaggio che non ha una evoluzione e quindi “cinematograficamente” povero e poco interessante. Tutto il necessario lo scopriamo nei primi quindici minuti: il resto è una continua ripetizione delle stesse situazioni… Il film potrebbe tranquillamente finire. Sicuramente François Truffaut ha voluto evitare il melodramma e la lacrima facile ma, a mio parere, è caduto nell’eccesso opposto. Troppo freddo e distaccato nel raccontare una storia che dovrebbe commuoverci (per il dolore e l’ossessione di una donna) e indignarci (per l’egoismo e la fatuità di un uomo). Freddo e distaccato il regista ma, ahimé, freddo e distaccato lo spettatore.
note
(1) “Nel 1955 Frances Vernon Guille scopre due volumi dei diari di Adèle Hugo: il diario è scritto in un personalissimo codice e, dopo 13 anni di lavoro di decifrazione e di ricerche, la Guille pubblica il primo volume presso Minard di Parigi. Lo scopre in questo modo Jean Grualt, co-sceneggiatore e amico di Truffaut…” (Angela Molteni)
(2) “…una donna libera nata un secolo prima del tempo” scrive giustamente Tullio Kezich
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