Il rintocco del campanile, che risuona ogni mezz'ora tra la pietra, mi fa sentire dentro ad un mercoledì da villaggio, dentro ad una fuga, che dopo un'erta curva a gomito ci ha portato a Collazzone, nel cuore verde dell'Umbria. Dentro ad una scena campestre che assomiglia alle immagini di certi fogli usati per il decoupage. Da quassù si accende l'ebbrezza della distanza ed un leggero senso di libertà.
Saranno due giorni di lavoro, per Luca, tra questo borgo medievale e Deruta, una località poco distante, famosa per le sue pregiate porcellane e, che bello, ha voluto portarmi con sé. Appena me l'ha proposto non ci ho pensato un attimo e ho infilato un paio di vestiti dentro ad uno zaino. Due giorni di lavoro e anche di vacanza, perché quando le banche esporranno il cartello di chiusura e lui potrà riporre cavi, sensori e cacciaviti, allora sarà tutto mio e faremo nostri questi dintorni.
Siamo partiti all'alba da Bologna e di prima mattina siamo giunti a destinazione, proprio mentre davanti a noi e tra le altre colline, il sole cominciava ad affacciarsi tiepido, filtrando da dietro alle foglie degli alberi, ad illuminare le facciate in pietra delle case e delle villette giù in basso, che dirupano di parecchi metri, fino a sedersi comodamente su vicoli scoscesi.
Mentre mi lascio scivolare in bocca la crema di un enorme e voluttuoso bignè, seduta ai tavolini dell'unico bar del paese, ho la sensazione di trovarmi in un luogo che vive sospeso tra la terra ed il cielo, tra il caos del fondovalle e questa pace talmente ovattata da sembrare quasi irreale.
Decido di godermi questo luogo, perennemente rinfrescato da una brezza che mi si strofina addosso e alla quale mi offro in totale abbandono. Respiro a fondo quest'odore che mi ricorda vagamente il profumo del bosco e della terra umida e, dopo avere estratto dallo zaino i libri che mi sono portata da casa, insieme ad Alice Ginevra ancora semiaddormentata, comincio a vagare per il paese, dapprima lasciandomi trascinare in un brevissimo gioco dell'oca tra i pochi sparuti negozi. La macelleria, il forno, il minimarket e la posta, tutti ordinatamente raccolti intorno alla piazza. Cercherò di descrivere questa piazza, che è il fulcro del paese, col suo campanile e la sua chiesa, posti direttamente all'ingresso dello spiazzo. Col suo bar che funge anche da edicola e da ritrovo, per un caffè da bere con gli amici. Con la sua banca, minuscola, all'interno della quale sta lavorando Luca, pigiato come una sardina nella sala operativa.
Questa piazza si fa bella sotto al sole, con i suoi balconi fioriti e le persiane che si aprono a giorno, lasciando spuntare anziane signore nelle loro vestaglie da casa, coi capelli raccolti in crocchie che mi fanno venire in mente i cespi di insalata. Una volta spalancate le finestre, impilano le lenzuola sul davanzale e insieme alla polvere fanno danzare le loro parole da una finestra all'altra, dando vita al notiziario del paese. Sorrido mentre ascolto stralci di conversazioni sul figlio di tizio e sulle nuove ordinanze comunali; sorrido e la mente si sposta su ricordi d'infanzia, di altri paesi con le stesse finestre e la stessa piazza, paesi dove tutti conoscono tutti e tu non sei mai semplicemente tu, ma sei il figlio di, il nipote di e questo fin dal momento in cui vieni al mondo. Lascio la panchina da cui godo di una magnifica vista e continuo la mia passeggiata.
In un angolo riparato e all'ombra sono acquattati quattro gatti, tutti pelle e ossa; la padrona della macelleria si avvicina con una ciotola che contiene della carne e la deposita accanto a loro, ma i gatti non sembrano mostrare il minimo interesse, forse la mangeranno più tardi. Provo un moto di pena, ne osservo uno mentre si allontana con passo lento e cadenzato, quasi gli costasse una fatica immane camminare, le ossa che sporgono in modo molto evidente, impressionante. Decido di spingermi oltre, lungo il saliscendi delle stradine acciottolate del paese, costeggiando alte mura in pietra grigia lungo le quali si aprono scorci e feritoie che spaziano verso l'orizzonte. Un azzurro ed un verde che si dilatano fino a dominare il mio campo visivo ed intorno un lago di silenzio, in cui affonda solo il frinire delle cicale. Mi domando come sarà questo borgo di notte, coi lampioni appesi agli angoli dei vicoli, a rompere il buio, mi domando a che ora si addormenterà.
Dopo un po' che passeggio mi rendo conto che tutti già mi riconoscono, che sanno chi sono e ormai non sollevano nemmeno il sopracciglio quando sentono scattare l'allarme della sirena della banca, sanno che è Luca alle prese con le prove tecniche.
Mi lascio scivolare sul morbido sedile della macchina, le gambe sollevate e le parole di un romanzo che scorrono liquide come se fossero acqua. Le pagine si accumulano l'una sull'altra, vorrei non finissero così in fretta. Cosa deciderà di fare il protagonista, oramai giunto davanti ad un bivio, mi domando già da un po'! Sono convinta di saperlo, invece il finale è a sorpresa. E' un brivido lungo la schiena, un bacio alle spalle, le mani di Luca che mi stringono dentro alla sua morsa e che mi dicono, senza il bisogno di dire nulla, adesso sono tutto per te.
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Con questa ricetta partecipiamo alla raccolta di Aiuolik, al suo Abbecedario, ANTICIPANDO precisamente la lettera L, la quale dovrebbe cominciare l'11 luglio, ma con la nascita incombente della piccola Alice Ginevra, non conoscendo bene i tempi, preferiamo portarci avanti! Aiuolik ci capirà? Speriamo di sì! E allora ecco le nostre Lasagne al forno, dove al posto della classica sfoglia abbiamo pensato di usare le melanzane.
LASAGNE DI MELANZANE CON BESCIAMELLA E RAGU'
Ingredienti:
2 melanzane rotonde (da tagliare a fette e da grigliare)
qualche fogliolina di basilico fresco
Parmigiano Reggiano grattugiato
Provolone Piccante grattugiato
Per ilragù vi rimandiamo al nostro link, questa è la nostra ricetta di sempre.
Ingredienti per la besciamella:
1/2 litro di latte75 gr di burro
60 gr di farina
sale e pepe q.b.
Non è una parmigiana, non è una moussaka, è una lasagna al forno, dove al posto della sfoglia di pasta abbiamo usato le fette di melanzane precedentemente grigliate su di una piastra. La preparazione di questo piatto ricalca perfettamente il procedimento utilizzato per la classica lasagna al forno alla bolognese.
Prima di tutto tagliamo le melanzane a fette dello stesso spessore, noi abbiamo utilizzato l'affettattrice per agevolare l'operazione. Una volta ottenute le fette le abbiamo grigliate da entrambi i lati, per pochi minuti su di una piastra. Le abbiamo lasciate raffreddare e nel frattempo abbiamo preparato la besciamella. In un pentolino abbiamo messo a scaldare il latte, senza farlo giungere a bollore. A parte abbiamo fuso il burro e aggiunto poco alla volta la farina, fino ad incorporarla tutta, mescolando energicamente onde evitare la formazione di grumi. Abbiamo poi versato il latte nel tegame contenente il burro e la farina, continuando a rigirare il composto con un cucchiaio di legno, a fiamma media. Dopo pochi minuti la besciamella comincerà a velare il cucchiaio e a tirare. E' segno che è pronta. La togliamo dal fuoco e regoliamo di sale e pepe.
Sorvoliamo sulla preparazione del ragù e vi rimandiamo al link di cui sopra.
A questo punto, imburriamo una teglia da forno e versiamo sul fondo un paio di cucchiai di ragù ed altrettanti di besciamella, vi adagiamo sopra un primo strato di fette di melanzane. Una volta sistemate le melanzane le ricopriamo con uno strato di besciamella, con uno strato di ragù e le spolveriamo infine con del Parmigiano e del Provolone grattugiati. Ricominciamo l'operazione sistemando un altro strato di melanzane e via dicendo. Tra uno strato e l'altro andiamo ad aggiungere qualche fogliolina di basilico sminuzzata. Una volta riempita la teglia, spolveriamo l'ultimo strato con abbondante Parmigiano reggiano grattugiato.
Cuociamo in forno caldo a 190C per circa 35 minuti.
Ovviamente sono buonissime. Noi data la stagione le abbiamo servite tiepide, deliziose!
AUBERGINE LASAGNA
Ingredients:
2 aubergine (sliced, then grilled)
4 fresh basil leaves
grated Parmigiano Reggiano
grated Provolone cheese
Ingredients for bechamel sauce:
1/2 liter milk
75 g butter
60 g all-purpose flour
salt and pepper
Click here for ragù recipe
We like to try many different lasagna recipes and this is a wonderful one that we want to share with the world.
Cut the aubergine in slices, then grill them for a few minutes on both sides.
Now the bechamel sauce.
In a medium saucepan heat the butter until melted. Add the flour and stir until smooth. Heat the milk in a separate pan until just about to boil. Add the hot milk to the butter mixture. Bring to a boil and cook for about ten minutes. Cook stirring constantly, then remove from heat.
Now we start building the lasagna layers. Use a 9x13 inch baking pan. Spread a bit of bechamel sauce on the bottom of the pan. Lay the aubergine slices across the layer of bechamel sauce. Spread the ragù over the layer of aubergine. Spread the bechamel sauce and grated Parmigiano and Provolone cheese. Lay down the next layer of aubergine, then the ragù, the bechamel sauce, basil leaves and grated Parmigiano and Provolone cheese. Lay down another layer of aubergine. Sprinkle the remaining cheese on top. Bake in preheated oven at 190 C for about 35 minutes. Remove from oven and serve immediately.
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RICORDIAMO A TUTTI IL NOSTRO CONTEST E NEL FRATTEMPO RINGRAZIAMO TUTTI QUELLI CHE HANNO FINORA PARTECIPATO!
PRESTO VI AGGIORNEREMO SU PREMI E GIURIA.
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A spasso con Blue. Una Donna con cinque lettere maiuscole.
Chi, come noi, ha avuto la fortuna di conoscerla, non può fare altro che ammirarla per la sua tenacia e per la sua energia positiva. Donna di grande carisma e fascino. Ironica ed autoironica. Scrive magnificamente, in modo sagace e pungente. Dotata di qualità uniche. Riesce ad essere un passo avanti a tutti, con le sue idee ed i suoi progetti che puntualmente realizza. Sul suo Blog si legge di “Arte, Moda, Amore, Sesso e Cucina in un potpourri di vita quotidiana di una single per caso in giro per Bologna con un chihuahua Blue”.
Ha ideato questo PREMIO di cui ci ha fatto dono con questo semplice regolamento che, copiamo lettera per lettera dal suo bellissimo Blog.
"Lo scopo di questo Award è quello di segnalare a vostra volta 10 blogs che considerate meritevoli di andare "AspassoconBlue", quindi, come suole fare Blue infilate il tacco 12 o la ballerina, la sneakers o il sandalino, mollate i guinzagli e indossate le parure di pelo di tigre e navigate verso queste isole felici."
Come sempre dover fare una lista non ci è facile. Sono tantissimi i Blogger che amiamo e nominarne solo a dieci ci limita, allora abbiamo pensato a Blue. A Blue piace leggere e quindi:
Ordine casuale.
Araba Felice in Cucina
Italiana e residente in Arabia Saudita, maga ai fornelli, ci sa deliziare ogni volta con i suoi racconti di quotidianità tutt'altro che ordinaria.
Papavero di Campo
Lei ama i papaveri. Un'artista che gioca con i colori e con le parole. Tutta da scoprire. Scrive : faccio ikebana / di bellezza a prestito / attimi e forme
Pane, Burro e Marmellata
Di lei una cosa ci ha sempre colpito, queste righe tratte dal suo profilo, che sono un tema ricorrente nel suo blog.
"I profumi della cucina sono impressi da sempre nei miei ricordi: l'aroma ed il sapore del pane appena sfornato condito con un filino di olio d'oliva, sale ed origano, oppure i biscotti e le crostate del sabato, come tutto il resto della favolosa cucina di mia madre; era divertentissimo lavorare la pasta frolla e creare tante paperelle, lunette, ecc. ...credo che tutti i bambini dovrebbero avere questo tipo di ricordi. E' merito sicuramente Suo se ho imparato cosa vuol dire la Magia di assaggiare qualcosa di nuovo, magari attraverso l'unione di due sapori che non avresti mai associato prima."
Cardamomo&Co
Una super mamma, una super insegnante. Sempre solare, un fiume in piena alle prese con una vita altrettanto piena, pronta a regalarci sempre un sorriso. La sua missione: aiutare i non celiaci a cucinare più facilmente per i celiaci!
Food Couture
Sogna di diventare la pasticciera più fashion del mondo e secondo noi è sulla strada giusta perchè le sue foto sono da mordere.
A casa di Eli per l'ora del tè
Questo è il caso in cui è meglio dire "vedere per credere!!!!" Siamo innamorati di Panzerotto e dei suoi "pelosi"
Note di Cioccolato
E' bello immergersi nei suoi racconti di vita e nelle sue ricette e da queste ultime trarre spunti.
Accanto al Camino
Colorata, profonda, sensibile, Libera è una persona che ti lascia sempre qualcosa del suo ricco mondo interiore.
Scorza d'Arancia
Caliente come la sua Sicilia e una sola parola: vera!
Al Cibo Commestibile
Perchè amiamo come racconta il cibo e come lo presenta nel piatto.
In Precario Sviluppo
Una Mafalda diretta e senza peli sulla lingua, alla quale vogliamo un mondo di bene.
Viaggi, Cucina e...... Io
Per conoscere una Roma diversa dai soliti percorsi turistici. I racconti dei suoi viaggi, la sua cucina verace e la sua simpatia innata.
Via della Polveriera
Meglio conosciuto come "Il Monticiano", scrive a cavallo tra sogno e realtà che quando riemergi dalle sue righe ti rimane addosso un senso di meraviglia
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake