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Adesso tocca alla Francia

Creato il 11 agosto 2011 da Dagored

Adesso tocca alla Francia
Se qualcuno pensava di essere al sicuro dalla speculazione internazionale, ieri dovrebbe aver capito che questa sua presunzione è quanto mai errata.
Dopo aver preso di mira i paesi più piccoli ed economicamente più deboli dell'Unione Europea, Grecia, Irlanda e Portogallo, aver poi azzannato prede più grandi, come la Spagna, e infine quella che sembrava la vittima più grande, quell'Italia che è la terza economia della comunità europea, la speculazione è improvvisamente saltata al collo dell Francia, senza aver nessun timore della grande potenza europea e senza rispettare nessuna presunta "grandeur".
Tutto è iniziato l'otto agosto, quando nelle "fumose sale da trading londinesi" pare sia cominciata a circolare la voce del possibile declassamento del debito pubblico francese (la Francia è uno dei paesi che detiene la tripla A).
Una voce insistente che, nonostante solo pochi giorni prima l'agenzia Standard & Poor's avesse lodato la politica finanziaria francese e avesse confermato il suo giudizio di massima affidabilità, i mercati hanno considerato attendibile, se nella giornata di ieri hanno sferrato un massiccio attacco contro la borsa francese e soprattutto contro le banche francesi e in particolare contro la seconda più grande banca francese, la Societe General, che i soliti roumors indicavano in crisi di liquidità.
Gli effetti non si sono fatti attendere e tutte le borse europee e poi quelle americane hanno ripreso a scendere vorticosamente, con i titoli bancari a trascinare le vendite, con Societe General in testa al gruppo. Ben il 20% la perdita accusata dalla banca francese alla fine della giornata.
A distanza di 24 ore ancora non si conosce l'identità dell'agenzia che potrebbe aver messo in discussione la tripla A della Francia e sebbene molti diano per scontato che il pericolo del downgrade fosse reale nessuno sembra in grado di farne il nome (e tutte e tre le grandi agenzie americane si sono affrettate a confermare il loro giudizio di massima affidabilità).
Intanto la stessa Societe General chiede un'inchiesta sulle voci "prive di fondamento" circolate ieri, ma intanto il danno era stato fatto ed è risultato ingentissimo.
Ancora una volta si è dimostrato come i mercati finanziari sono ormai in mano a poteri che agiscono senza rispettare alcuna regola alla ricerca del profitto ad ogni costo, risultato di una politica deregolatrice di classi dirigenti che hanno abdicato ad ogni potere decisionale e di controllo, lasciando il campo ad elites finanziarie che agiscono senza alcun principio etico, perseguendo soltanto il proprio fine di diventare sempre più ricche e potenti.
Il mercato non può regolarsi da solo e le teorie di Milton Friedman applicate al mercato reale a cominciare dagli anni 70' del secolo scorso hanno creato un mostro pronto a divorare l'economia dell'intero pianeta.
Nessuno può ritenersi ormai al sicuro e dopo la Francia anche la Germania deve sentirsi minacciata. La signora Merkel deve abbandonare ogni cautela e fare finalmente quello che avrebbe dovuto fare fin dall'inizio della crisi dell'Euro.
In fondo Deutsche Bank non è in condizioni migliori di altre banche europee e qualcuno, in qualche fumosa sala da trading londinese, potrebbe cominciare a pensare che anche la tripla A della Germania  è poi così meritata.
Se i grandi d'Europa avessero salvato la Grecia subito e senza esitazioni la crisi sarebbe costa un terzo di quanto costa oggi, ma le paure, i calcoli politici, la presunzione di essere intoccabili ha frenato la ragione.


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