Dall’edizione 2011-2012 dell’indagine ‘Abitudini e Stili di Vita degli Adolescenti’ della Società Italiana di Pediatria (Sip), è infatti emerso che i ragazzi italiani sono sempre più spesso l’antitesi del movimento, e preferiscono di gran lunga lo schermo di un pc a una partita di calcio all’aria aperta.
Un dato a dir poco preoccupante questo, perché evidenzia una serie di problematiche sempre più diffuse. Fra il tempo passato tra i banchi di scuola e quello a casa davanti al computer, i ragazzi italiani trascorrono circa 11 ore al giorno seduti. Rispetto al passato, gli adolescenti di oggi non praticano un’attività fisica che li impegna più volte a settimana, e a poco servono i giochi interattivi che richiedono la simulazione reale dei movimenti dei personaggi in video: il livello di attività fisica è così basso da non soddisfare le esigenze di un organismo giovane come quello degli adolescenti.
Poco movimento equivale a un maggior rischio di accumulare grasso in eccesso, e il passo verso l’obesità infantile è spesso dietro l’angolo. E purtroppo non è tutto. I ragazzi sedentari rischiano di diventare facili vittime dei bulli, con ovvie ripercussioni sulla sfera psicologica.
La sedentarietà è dunque la causa di molteplici problematiche. Come combatterla? Per contrastare la sedentarietà degli adolescenti è importante il ruolo dei genitori che devono abituare i ragazzi, sin da piccoli, a praticare con costanza un’attività sportiva, devono lasciare che i ragazzi vadano a scuola a piedi, e non sempre e solo in macchina, fare attenzione all’alimentazione, cibo sano e di stagione sono già degli ottimi alleati per il benessere. Infine i genitori dare l’esempio ai propri figli, conducendo per primi una vita sana ed equilibrata.
E se proprio i ragazzi non vogliono saperne di staccarsi dalla sedia, ricordate loro che nessun gioco o programma TV regala la sferzata di libertà che si vive all’aria aperta.
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Dott.ssa Monia Zambernardi
Studio Remedia
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